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Serie A per il Catanzaro: Un sogno quasi diventato realtà
Una presenza nella massima serie manca oramai dalla stagione 1982-1983, quando dopo ben 5 anni di Serie A i calabresi retrocessero in Serie B. In quegli anni sotto la presidenza Merlo, la squadra arrivo per ben due volte al settimo posto che valsero alla formazione l’appellativo di Regina del Sud. Durante la stagione 1981-1982, la squadra allenata da Bruno Pace raggiunse anche la semifinale di Coppa Italia durante la quale venne eliminata dall’Inter.
Probabilmente in quell’annata il Catanzaro toccò l’apice nella sua storia, infatti nella stagione successiva fu costretto ad abbandonare la massima serie. Tuttavia, già nel 1988 arrivò ai vertici della classifica di Serie B, ma non riuscendo a centrare la promozione per un solo punto di distanza da Lazio e Atalanta.
Anche quest’anno la squadra è andata vicina alla promozione, fermandosi alle semifinali. L’attuale Serie B prevede che le prime due classificate accedano direttamente alla Serie A, mentre le squadre dal terzo all’ottavo posto si giocano l’ultimo posto ai playoff. Ma vediamo dunque come si è arrivati a questo risultato, una galoppata che si è fermata contro la Cremonese.
L’inizio di stagione
La squadra ha centrato la promozione in Serie B nella scorsa stagione dopo un campionato dominato. Il Catanzaro si è infatti guadagnato la serie cadetta con ben 5 giornate in anticipo, sorprendendo ogni pronostico di scommesse sportive. Oltretutto la squadra ha chiuso la stagione scorsa con la vittoria della Supercoppa di Serie C, quindi la nuova stagione si preannunciava ricca di soddisfazioni.
L’inizio di stagione per le Aquile si è rivelato molto positivo, con 3 vittorie nelle prime 4 gare disputate. Fra queste va messa in risalto la vittoria fuori casa contro il Lecco, nella quale i padroni di casa hanno saputo pareggiare all’83esimo. Tuttavia, il Lecco non aveva fatto i conti con la tenacia del Catanzaro che con l’uno due di Verna e Donnarumma ha chiuso la partita.
La squadra ha dovuto però ritornare con i piedi per terra per mano del Parma, che ha inflitto una dura sconfitta per 5 a 0. Il contraccolpo si è notato nelle gare seguenti, dove le Aquile non hanno centrato la vittoria contro Bari e Cittadella.
Nelle successive tre partite però sono arrivate altrettante vittorie, impreziosite dal 2 a 1 di Marassi in casa della Sampdoria. Verso la fine di ottobre però la squadra ha affrontato un periodo negativo con tre sconfitte consecutive, seguite però da altrettante vittorie. Insomma, un cammino altalenante, senza mezze misure con momenti di euforia e settimane di dubbi.
L’anno non si chiude in maniera del tutto positiva con le sconfitte contro Brescia e Reggiana che hanno chiuso il girone di andata con il Catanzaro al settimo posto in classifica, in piena lotta per il playoff.
Al giro di boa
La 20esima giornata si apre con la sfida contro il Lecco, dove le Aquile vincono per ben 5 a 3, tuttavia a questa prestazione ottimale seguono una sconfitta contro il FeralpiSalò e due pareggi per 1 a 1 contro Palermo e Spezia. Nelle partite successive vi è un’alternanza di vittorie e pareggi, al contrario del girone di andata, dove la squadra deludeva maggiormente con serie di sconfitte consecutive.
È probabile che il Catanzaro si sia abituato alla serie cadetta, capendo che ogni gara va giocata fino all’ultimo. A testimonianza di ciò possiamo citare la vittoria in rimonta contro l’Ascoli, nella quale il risultato di 1-2 è stato ribaltato a 3-2 per le Aquile.
Seguono poi un pareggio e ben 3 vittorie consecutive che proiettano il Catanzaro al quinto posto in classifica, posizione suggellata dalla vittoria nel derby contro il Cosenza. Nelle ultime giornate di campionato la squadra non riesce ad imprimere un ritmo soddisfacente e senza serie di vittoria si è rivelato impossibile raggiungere la promozione diretta. Nonostante le ultime tre sconfitte in campionato il Catanzaro è riuscito a mantenere saldamente il quinto posto e qualificarsi per il turno preliminare dei playoff.
L’amaro epilogo dei playoff
Nella partita del turno preliminare che si è svolta in gara unica, i calabresi hanno affrontato il Brescia. La partita è intensa ma corretta, con il Brescia che passa in vantaggio dopo soli 8 minuti. Ci pensa il bomber Iemmello al 26esimo a pareggiare i conti con una girata da centravanti di razza. Nel secondo tempo però Moncini riporta il Brescia in vantaggio e quando al 96esimo tutto sembra oramai perduto per il Catanzaro, Donnarumma incorna sugli sviluppi del corner e manda la partita ai supplementari, dove i calabresi prendono il largo con i gol di Brignola e Iemmello.
Si va così alle semifinali contro la Cremonese, con la partita di andata giocata in Calabria. Gli ospiti partono subito fortissimo, andando avanti per 0-2, ma la tenacia del Catanzaro emerge un’altra volta in quanto riesce a pareggiare con Biasci e Brignola. Le due squadre si giocano tutto nella gara di ritorno, nella quale però non c’è storia. La Cremonese è padrona del campo e al 70esimo è avanti 4-0, ipotecando la finale dei playoff.
Purtroppo per il Catanzaro la lotteria dei playoff non è andata come ci si augurava, ma la squadra saprà reagire di certo e ci si aspetta che la prossima stagione sarà fra le pretendenti alla promozione in Serie A.