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Serie A: brutta caduta della Juventus contro il Sassuolo. Ora la vetta è più lontana
TORINO, 28 OTT - La sfida contro il Sassuolo si trasforma in un incubo per la Juventus, al secondo KO casalingo in questa stagione, dopo quello con l'Empoli. I bianconeri recuperano con McKennie lo svantaggio di Frattesi, ma al 95' subiscono l'1-2 di Lopez che decide la gara.
Dionisi batte Allegri e riscrive la storia dei neroverdi, al primo successo all'Allianz Stadium. I bianconeri precipitano a -13 dal Milan capolista. Finalmente Allegri può schierare Dybala-Morata dal primo minuto, la coppia d'attacco titolare: la Joya con lo spagnolo, con l'aggiunta della spinta di Chiesa sulla fascia. Il tecnico punta sui tre gioielli, poi rilancia Rabiot, tornato in campo dopo il periodo di isolamento causa Covid-19, e conferma ancora McKennie, alla terza di fila da titolare tra campionato e Champions. In difesa con De Ligt gioca Bonucci, sulla corsia mancina turno di riposo per Alex Sandro e nuova chance per De Sciglio. Dionisi è senza Boga e Djuricic, così alle spalle dell'unica punta Defrel piazza Raspadori e Traore insieme a Berardi. La linea a quattro davanti a Consigli è formata da Muldur, Ayhan, Ferrari e Rogerio, i compiti per Frattesi e Lopez sono quelli di spezzare il gioco dei bianconeri e provare a ripartire in velocità
La tattica neroverde funziona, perché i pericoli maggiori arrivano grazie a Berardi, sul quale è super Perin nel distendersi sulla sua destra, e Raspadori, che si attarda al tiro e viene chiuso da Danilo. Allegri, invece, dopo 12 minuti perde De Sciglio per un problema al ginocchio sinistro e inserisce Alex Sandro, ma per vedere il primo tiro deve aspettare 37 minuti: è l'occasione migliore della gara, con Dybala che si accentra e fa esplodere il sinistro ma il palo respinge il pallone. E, nel momento in cui sembra crescere la Juve, arriva il vantaggio del Sassuolo. La ripartenza neroverde è letale, Defrel serve l'accorrente Frattesi il quale, infilandosi tra De Ligt e Alex Sandro, colpisce a rete superando Perin a 60 secondi dall'intervallo.
La Juventus torna in campo con un piglio diverso e con Cuadrado in più, così comincia l'assalto alla porta di Consigli: il colombiano trova Ayhan a negargli il gol salvando sulla linea, il portiere si esalta su Dybala. Allegri richiama Morata, fischiato dallo Stadium, in panchina e inserisce Kaio Jorge, il meritato pari arriva su calcio piazzato al 76': punizione della Joya, testa di McKennie e 1-1. Poi, inspiegabilmente, la Juve invece di accelerare si ferma, e all'ultimo pallone della sfida subisce la beffa. Berardi si inventa un assist da applausi e manda in porta Lopez, il centrocampista supera Perin con un tocco sotto e firma il definitivo 1-2. Per i bianconeri è un altro stop pesante e la vetta è distante 13 punti, il Sassuolo si fa sotto per le posizioni che valgono l'Europa.