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Serie A, riecco in vetta Juventus e Roma, il Napoli e le milanesi restano a guardare
ROMA, 22 SETTEMBRE 2014 – Duecentosettanta minuti, tre incontri appena dall'inizio del campionato 2014/2015 ed inizia già a delinearsi la fisionomia della classifica generale, con il tandem di testa sull'asse Torino-Roma che si conferma al comando, la delusione chiamata Napoli sempre più in crisi d'identità e le milanesi che erano apparse quasi troppo belle per essere vere. Ma con il primo turno infrasettimanale di questa stagione agonistica alle porte, quelli che ad oggi possono apparire come verdetti immutabili potrebbero finire per avere vita brevissima.[MORE]
CESENA-EMPOLI 2-2 [30' pt Marilungo (C), 33' pt Defrel (C), 10' st rig. Tavano (E), 27' st Rugani (E)]
Termina con un effervescente pareggio l’anticipo della terza giornata di Serie A, con i romagnoli già al doppio vantaggio nel primo tempo ed i toscani bravi a rimontare nella ripresa. Parte bene l'Empoli che nella prima parte di gara colleziona diverse palle gol, tuttavia è la squadra di Bisoli a segnare due volte nel giro di due minuti; Brienza chiama all'intervento il portiere empolese e sulla ribattuta di Sepe è Marilungo il più veloce a ribadire di testa la palla in rete. Appena due minuti dopo i romagnoli raddoppiano con un gran tiro di Defrel da fuori area, un sinistro che Sepe è in grado di respingere. Uno due micidiale del Cesena, eppure l'Empoli continua a fare la sua partita, non si scompone e prima dell’intervallo Rugani arriva ad un soffio dal riaprire il match. Nella ripresa cambia volto l'incontro, prima Tavano trasforma un calcio di rigore concesso al 55', poi la squdra toscana prende campo e trova il gol del pareggio al 71' grazie a Rugani. La grande grinta dei ragazzi di Sarri rende così possibile la meritata rimonta sul Cesena dal 0-2 al 2-2 finale.
MILAN-JUVENTUS 0-1 [25' st Tevez(J)]
Autentico primo big match è l’anticipo serale della terza giornata di campionato. A San Siro è infatti scontro al vertice tra rossoneri e bianconeri che arrivano alla sfida a punteggio pieno. Le squadre utilizzano i primi minuti di gioco per prendersi le misure, con il Milan che si rende pericoloso al 27' con Honda ma il colpo di testa del giapponese viene ben parato da Buffon. I bianconeri si svegliano ed al 32' si fanno vini con Llorente che tenta di superare Abbiati, bravo nella circostanza il portiere a chiudere lo specchio di porta anche sul successivo destro a giro di Pereyra. Al 38' la Juventus va vicina al vantaggio con Marchisio che di sinistro coglie il montante della porta rossonera. Nella ripresa è la Juventus a schiacciare da subito il Milan nella propria metà campo ed al settantesimo, quasi inevitabilmente, arriva il vantaggio bianconero: ottimo triangolo al limite dell’area tra Tevez e Pogba, filtrante in area del francese in favore dell’argentino che mette a sedere Abbiati e infila in rete in vantaggio degli ospiti. Il Milan prova la reazione d'orgoglio ed inserisce Torres e Pazzini, la retroguardia bianconera però non viene impensierita dai due innesti rossoneri ed arriva così la prima sconfitta stagionale per Inzaghi che vola al contempo i nove punti per i campioni d'Italia in carica.
CHIEVO-PARMA 2-3 [4' Izco (C), 20' st Cassano (P), 30' st Coda (P), 32' st Cassano (P), 37' st Paloschi (C)]
Gol a grappoli nel "lunch match" della terza giornata. I ducali di Roberto Donadoni trovano i primi punti della stagione grazie ad una sorprende vittoria in rimonta sul Chievo di Eugenio Corini. Al Bentegodi i veronesi controllano per un abbondante ora di gioco il vantaggio ottenuto al quarto con Izco, puntuale a deviare in rete un cross di Lazarevic. L'avvio di ripresa è più tattico ed il Parma prova subito a mettere pressione ai clivensi. In appena dodici minuti di gioco l'incontro viene ribaltato completamente, con i crociati che vanno a segno due volte con Cassano con l'intermezzo di Coda al 75'. A sette minuti dal termine il Bentegodi esplode per il gol di Paloschi che accorcia le distanze, ma ormai è troppo tardi per i clivensi e l'anticipo dell'ora di pranzo termina con la vittoria del Parma.
ROMA-CAGLIARI 2-0 [10' pt Destro (R), 13' pt Florenzi (R)]
Grande prova della Roma che risponde alla vittoria della Juventus superando all'Olimpico il Cagliari di Zeman. La difesa degli ospiti fa subito acqua e consente gli inserimenti in velocità degli attaccanti giallorossi così, dopo appena dieci minuti di gara, la squadra di Garcia può passare facilmente in vantaggio. Il tridente Gervinho-Florenzi-Destro in soli tre passaggi costruisce l'incursione perfetta con Destro che si ritrova da solo davanti a Cragno in posizione ottimale per piazzare la sfera sul secondo palo. Ancora tre minuti e la partita viene messa sotto ghiaccio grazie allo scatto di Gervinho che in posizione regolare favorisce l'inserimento di Florenzi che di prima colpisce con il destro inventando il rasoterra che vale il raddoppio giallorosso. Il dominio dei padroni di casa viene confermato anche nel secondo tempo dal dato oggettivo sul possesso palla, con i giallorossi che manovrano alto rendendo impossibile lo sbocco in avanti degli uomini di Zeman. Sardi ben poca roba, quasi mai pericolosi per la retroguardia romanista che respinge senza problemi le incursioni di Sau e compagni.
La Roma, che sconfigge una volta per tutte l'ingombrante ex Zeman, è solida e concreta, e con questa vittoria merita pienamente di volare a quota nove affiancando in vetta alla classifica la Juventus. Remake della lotta tricolore?
GENOA-LAZIO 1-0 [42' st Pinilla (G)]
Allo stadio Luigi Ferraris di Genova ritmi alti in apertura di gara e la Lazio protagonista con il brasiliano Anderson che nel giro di pochi minuti inventa due palle gol per Djordjevic e Parolo. Il Genoa riesce a rendersi pericoloso soltanto alla mezz'ora con un contropiede di Matri, concluso però malamente da Kucka che centra in pieno Berisha. Nella ripresa la prima palla gol è della Lazio con Candreva che di testa svetta su tutti ma spedisce fuori d'un soffio. Gli equilibri saltano improvvisamente all'ottantacinquesimo quando la Lazio rimane in dieci, con il centrale difensivo De Vrij che viene allontanato dal terreno di gioco per doppia ammonizione. In inferiorità numerica i biancocelesti subiscono all'87' il cross dalla destra ad opera di Perotti con il successivo inserimento sulla traiettoria di Pinilla che di testa infila l'insperato uno a zero che punisce oltremodo la squadra di Pioli.
SASSUOLO-SAMPDORIA 0-0
Al Mapei Stadium di Reggio Emilia le occasioni migliori dell’incontro, per entrambe le formazioni, si vedono nella prima frazione. I blucerchiati nei primi minuti di gioco vanno vicinissimi al gol con Okaka e Gabbiadini, con quest’ultimo che spreca malamente su azione da calcio d’angolo. Il Sassuolo si difende e gioca in contropiede, Floro Flores prova a replicare alle incursioni doriane con una rasoiata da fuori area che termina di poco a lato. Sansone tenta poi di sorprendere Viviano dalla distanza, tuttavia non è fortunato ed il risultato, nonostante i ritmi abbastanza alti, non si sblocca. La seconda frazione riparte a fari spenti. Nessuna delle due squadre riesce ad imporre il proprio gioco, edil resto dell’incontro serve a preparare gli spettatori all’inevitabile zero a zero finale. Reti inviolate ed emozioni con il contagocce dicono che il risultato è giusto così.
ATALANTA-FIORENTINA 0-1 [14' st Kurtic (F)]
Allo stadio “Atleti Azzurri d'Italia” i viola iniziano bene e controllano subito il match. L'Atalanta riesce a farsi pericolosa in contropiede al 17' con D'Alessandro, palla in area per Baokye che calcia a rete da pochi metri, Neto tocca tuttavia il pallone quel tanto che basta per deviarlo sul palo. Nella ripresa avviene la svolta che cambia l'incontro con Montella che inserisce Kurtic per Badelj, proprio l'uomo che due minuti più tardi sigla on un sinistro angolato la rete dell’1-0. La Fiorentina riesce ad addormentare la gara ed i toscani conquistano così la loro prima vittoria in campionato a discapito degli orobici di Colantuono.
UDINESE-NAPOLI 1-0 [26' st Danilo (U)]
Dopo otto stagioni rimane ancora tabù per i partenopei lo stadio “Friuli” di Udine. Pochissimo gioco nel primo tempo, degno di nota soltanto il diagonale di Gargano sulla papera di Michu che però termina sul palo. La ripresa offre invece più emozioni, con il palleggio bianconero che diventa più lineare migliora anche lo spettacolo. Il Napoli prova a farsi avanti, ma la manovra è rabberciata ed inconcludente, con il risultato di prestare il fianco alle ripartenze dell'Udinese. Punizione in area di Di Natale, Koulibaly devia di testa ma sul lato cieco si inserisce Danilo, spaccata vincente e palla nell'angolino opposto. Uno a zero. Benitez prova a correre ai ripari, ma reazione campana seppur intensa e priva di lucidità, con i bianconeri che soffrono e stringono i denti finché per Stramaccioni giunge il triplice fischio che vale i tre punti in classifica e discapito del Napoli di Benitez sempre più in crisi nera.
TORINO-VERONA 0-1 [11' st Ionita (V)]
Sotto la Mole Antonelliana le due compagini utilizzano il primo quarto d'ora per prendersi reciprocamente le misure, il resto della prima frazione di gioco prosegue con continui capovolgimenti di fronte che rendono vibrante ed intenso lo scorcio di match. Nella ripresa i granata sembrano più tonici grazie al dinamismo di Quagliarella ed Amauri, tuttavia proprio nel momento migliore del Toro arriva al 66' la beffa per i padroni di casa per “mano” del neo entrato Ionita; il giocatore sorprende tutti e si rende protagonista di una efficace incursione in area di rigore mettendo a segno la rete del vantaggio gialloblu al suo esordio in Serie A. Occasionissima per il Torino all'85' che conquista la possibilità di ristabilire gli equilibri con un calcio di rigore, ma dal dischetto El Kaddouri si lascia ipnotizzare ben due volte da Rafael e condanno così i granata a restare fanalino di coda della classifica provvisoria. Massimo sforzo e minino risultato per i ragazzi di Ventura.
PALERMO-INTER 1-1 [2' pt Vazquez (P), 41' pt Kovacic (I)]
Al “Renzo Barbera” l'incontro fa appena in tempo a cominciare che arriva repentina la marcatura rosanero; un erroraccio di Vidic consente infatti a Vazquez di andare in rete al secondo minuto di gioco superando agevolmente l'opposizione di Handanovic. E' il Palermo a controllare il gioco per tutto il primo tempo,perlomeno fino a quando al 41' i nerazzurri riescono a ristabilire la parità con un guizzo individuale del solito Kovacic. Nella seconda frazione l'Inter offre una prestazione altalenante, con il Palermo che più volte va vicinissimo al nuovo vantaggio con Vazquez e Belotti. I siciliani accarezzano il colpaccio in più occasioni ma alla fine i meneghini possono festeggiare il punto l'ostico punticino in trasferta.
Luciano G. Calì