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Serie A, Juventus pari indolore. Roma e Lazio ko con Milan e Inter. Brutto pari del Napoli a Parma
PISA, 10 MAGGIO 2015 - I bianconeri, con la testa al ritorno di Champions, non vanno oltre l’1-1 con il Cagliari. La Roma cade a San Siro mentre la Lazio perde con l’Inter e non ne approfitta. Il Napoli inciampa a Parma. [MORE]
La Serie A continua ad emettere i suoi verdetti con ormai solo tre partite da disputare. In zona Champions passi falsi per tutte e tre le protagoniste. Roma e Lazio perdono con Milan e Inter e lasciano la loro classifica invariata mentre il Napoli pareggia a Parma e non ne approfitta. In zona Europa League vincono Fiorentina, Sampdoria e Inter e domani si attende Genoa - Torino per capire se una delle due squadre parteciperà alla volata finale. In zona salvezza l'Atalanta sbanca Palermo e sigilla la salvezza mentre il Cesena retrocede matematicamente dopo la sconfitta interna con il Sassuolo.
Nell’anticipo di sabato alle 18 dunque, pareggio per 1-1 tra Juventus e Cagliari. I bianconeri cambiano dieci undicesimi rispetto alla formazione che è partita titolare martedì e propongono dal 1’ il rientrante Pogba dopo 52 giorni dall’infortunio. La squadra di Allegri tiene i ritmi piuttosto bassi mentre i rossoblu cercano, con M’Poku e Farias, di premere sull’acceleratore per sbloccare il risultato. La difesa formata da Romulo, Barzagli, Ogbonna e Padoin però regge e il primo tempo fila via senza grandi occasioni da una parte e dall’altra. Proprio al 45’ però, Pogba riceve palla sulla sinistra e fa partire un tiro che viene deviato da Ceppitelli e che batte l’incolpevole Brkic. Per il francese non poteva esserci un rientro migliore mentre per Allegri è una grande notizia in vista del match di mercoledì al Bernabeu dato che potrà sicuramente contare sul suo gioiello di centrocampo. Nella ripresa, il tecnico livornese da un po’ di respiro sia al francese che a Marchisio per non rischiare un infortunio inutile mentre Festa tenta il tutto per tutto mandando in campo anche Sau e Longo per provare a portare a casa almeno un punto. Alla fine la scelta dell’allenatore rossoblu si rivela vincente visto che il Cagliari si avvicina sempre di più al gol che arriva a cinque minuti dalla fine con Rossettini, che dopo aver colpito il palo, ribadisce in rete la palla dell’1-1.
In serata vittoria d’orgoglio del Milan, che batte la Roma e ne complica la rincorsa al secondo posto. I giallorossi partono meglio dei padroni di casa e si rendono pericolosi con Gervinho e De Rossi nelle prime battute di gioco. Con il passare dei minuti però, la squadra di Inzaghi trova le contromisure a comincia ad avvicinarsi dalla parti di De Sanctis. Al 13’ bell’intervento del portiere su una conclusione di Honda che aveva cercato il pallonetto mentre quattro minuti dopo risponde la Roma con Manolas che colpisce il palo su corner di Florenzi. Al 38’ il Milan fa le prove generali del gol con Bonaventura che di testa indirizza la palla sotto la traversa ma trova l’intervento miracolo del portiere giallorosso. Passano appena due minuti e Pjanic perde una palla sanguinosa che fa partire il contropiede rossonero portato da Honda, che serve Van Ginkel, bravo a farsi trovare solo a centro area, per il gol del vantaggio. Gli ospiti accusano il colpo e così nella ripresa è Destro a firmare dal rete dell’ex che vale il 2-0, ancora su assist dello scatenato numero dieci giapponese. Dopo un’altra occasione di Bonaventura, Garcia decide che è l’ora di mandare in campo Totti e Iturbe per provare a sistemare una partita diventata davvero complicata. Al 71’ Tagliavento fischia un rigore per presunto fallo di De Jong sull’esterno argentino e così il capitano dimezza lo svantaggio regalando gli ultimi venti minuti di speranza alla sua squadra. Gli ultimi tentativi si rivelano inconcludenti e così il Milan porta a casa una vittoria importante solo per il morale mentre per i capitolini è una sconfitta che brucia dopo due successi consecutivi.
Il programma domenicale si apre con il derby di Verona che regala quattro gol, tutti nei primi quarantacinque minuti. Il risultato si sblocca già al 9’ con Paloschi che di rapina batte Rafael dopo un colpo di testa sbagliato di Pelissier. La squadra di Mandorlini però non ci sta e si butta in avanti alla ricerca del pareggio, che arriva al 20’ con un altro colpo di testa, quello di Juanito Gomez. Passano altri cinque minuti e Luca Toni ribalta tutto scattando sul filo del fuorigioco e battendo Bizzarri per la rete del 2-1 che fa esplodere la curva occupata dai tifosi dell’Hellas. La partita ora è bellissima con occasioni da una parte e dall’altra. Al 39’ Rizzoli concede un calcio di rigore per fallo su Pellissier e il capitano si presenta sul dischetto per firmare il nuovo pareggio, con la palla che prima di entrare in rete sbatte sul palo. Primo del 45’ è ancora Toni a mettere i brividi alla difesa di Maran anticipando Dainelli e colpendo la traversa da pochi passi. Nella ripresa i ritmi subentra la paura di perdere e i ritmi calano vertiginosamente. Il match diventa così una partita a scacchi con entrambe le squadre che cercano di non dare nessun vantaggio all’avversaria. Si conclude così con un meritato pareggio che lascia il Chievo davanti ai cugini in classifica di un solo punto.
Anche nelle tre partite delle 15, non mancano i gol e le emozioni. Succede di tutto a Palermo tra la squadra di casa e l’Atalanta. La squadra di Reja entra in campo decisa a chiudere ogni discorso salvezza e in 17 minuti va sul doppio vantaggio grazie alla rete di Baselli e all’autogol di Adelkovic. Intorno alla mezz’ora, Iachini decide di mandare in campo anche Quaison al posto dello stesso sfortunato difensore rosanero. I padroni di casa cambiano marcia e accorciano il risultato con la rete del “Mudo” Vazquez poco prima di rientrare negli spogliatoi. Nella ripresa partono forte i rosanero, che vanno ad un passo dal pareggio con il colpo di testa di Rigoni sul quale Biava compie un grande salvataggio sulla linea. Al 50’ è Gomez a riportare il doppio vantaggio con una sassata pazzesca che batte Ujkani. Non c’è davvero un attimo di respiro e Avramov, che sostituisce Sportiello, combina la frittata facendo espellere per un fallo su Vazquez, dopo un tentativo di dribbling sullo stesso italo-argentino. Sul dischetto si presenta Belotti che colpisce in pieno la traversa e spreca la migliore delle occasioni. Dieci minuti dopo, al 68’, è Rigoni, tra i migliori del match, a infilarsi tra le linee a trovare la rete che riapre la partita anche se il risultato non cambierà fino alla fine e i bergamaschi possono festeggiare la salvezza. Si, perché oltre al pareggio del Cagliari, che lascia i sardi a meno otto, arriva anche la sconfitta del Cesena con il Sassuolo che fa retrocedere i romagnoli matematicamente. Eppure, la squadra di Di Carlo chiude la prima frazione di gioco con il doppio vantaggio dopo le reti di Defrel e Brienza al 15’ e al 29’. Nella ripresa la squadra di Di Francesco entra in campo con un altro piglio e riesce addirittura a ribaltare il risultato grazie alla rete di Zaza, che torna al gol dopo oltre tre mesi, e a quelle di Taider e Missiroli. I padroni di casa dunque, nonostante la prova d’orgoglio e un campionato onorato fino alla fine, sono condannati alla retrocessione.
L'altra partita pomeridiana, vede la grande vittoria della Sampdoria sul campo dell'Udinese. Tre punti importanti per i blucerchiati che tornano al successo dopo sei turni e rimano in piena corsa per l’Europa League. A fare la differenza sono sicuramente le motivazioni, con la squadra di Mihajlovic che sembra anche aver ritrovato la grinta e la condizione fisica di qualche tempo fa. Gara senza storia con gli ospiti che passano in vantaggio al 25’ con un tap-in di Soriano. Nella ripresa è ancora il centrocampista italo-tedesco a firmare il raddoppio prima che Acquah porti a tre le reti di distanza a dieci minuti dalla fine. Prima del triplice fischio, c’è anche il tempo di vedere il gol numero 207 di Di Natale in Serie A, su rigore, e la quarta rete dei doriani ad opera di Duncan. Alle 18, la Fiorentina batte l’Empoli e rimane al quinto posto, un punto davanti ai blucerchiati. I viola provano a dimenticare la brutta sconfitta di Siviglia e trovano la rete dell’1-0 con Ilicic al 4’ ma la squadra di Sarri non demorde e agguanta il pareggio con il solito Saponara intorno alla mezz’ora. Nella ripresa la partita è vivace e i ragazzi di Montella tornano avanti ancora con Salah, subentrato da poco, al 57’. A venti dalla fine ci pensa ancora Ilicic a firmare il tris e a dare qualche minuto di tranquillità ai suoi anche se la rete del 3-2 di Michelidze sembra riaprire i giochi e regala alla partita altri dieci minuti emozionanti.
Nell’altra partita delle 18, grossa delusione per il Napoli che pareggia a Parma e perde l’occasione di recuperare altri punti alla Roma. Gli azzurri, come è spesso accaduto in questa stagione, non entrano in campo con la giusta cattiveria e si fanno sorprendere dagli emiliani, che passano in vantaggio al 9’ con Palladino dopo un’uscita imperfetta di Andujar. Gli uomini di Benitez soffrono e faticano a creare occasioni da gol ma al 28’, Hamisk serve Gabbiadini che tutto solo davanti al portiere non può proprio sbagliare e pareggia i conti. Dopo pochi minuti però un gran tiro dalla distanza di Jorquera riporta avanti la squadra di Donadoni e manda le due squadre al riposo sul 2-1 per i padroni di casa. Nella ripresa il Napoli prova a cambiare marcia con Callejon al posto di Zapata e Higuain per Gargano. A metà ripresa ci vuole un grande Mirante per fermare prima Higuain e poi ancora Gabbiadini. Il pareggio arriva al 72’ con un’incursione di Mertens che con il destro mette la palla nell’angolino dove il portiere gialloblu non può proprio arrivare. Il match si conclude con l’amaro in bocca per i partenopei, consapevoli d’aver sprecato una grossa occasione.
In serata il big match dell’intera giornata, Lazio – Inter. I biancocelesti sentono l’importanza della partita e partono fortissimo alla ricerca del gol che sblocchi il risultato. I padroni di casa impiegano appena otto minuti a trovare la rete dell’1-0 con Candreva che realizza un rigore in movimento dopo una stupenda cavalcata di Felipe Anderson. Dopo un’altra occasione di Parolo, su cui Ranocchia compie un intervento miracoloso, la partita cambia e gli uomini di Mancini cominciano ad avvicinarsi dalle parti di Marchetti. Al 25’ la partita cambia completamente quando Palacio viene fermato da Mauricio con un intervento da ultimo uomo al limite dell’area. Il difensore viene espulso e sulla punizione seguente l’ex, Hernanes, firma il pareggio. I nerazzurri insistono e il portiere di casa deve intervenire prima su Palacio e poi su Guarin. Nella ripresa, dopo una grandissima occasione di Klose, nuova svolta del match con la Lazio che rimane in nove uomini a causa dell’espulsione di Marchetti che fa fallo su Icardi e regala agli ospiti un’occasione più unica che rara. Il neo entrato Berisha però ipnotizza lo stesso attaccante argentino e lascia il risultato invariato. Il neo entrato Berisha però ipnotizza lo stesso attaccante argentino e lascia il risultato invariato. L’Inter comincia a giocare con frenesia e non riesce ad impostare azioni degne di nota per la rabbia di Mancini, che dalla panchina urla ai suoi di far circolare la palla. A cinque dalla fine è ancora Hernanes, decisamente uomo partita, a realizzare la personale doppietta che regala all’Inter una vittoria preziosissima e gli consente di mantenere vive le speranze europee.
Domani sera chiudono il programma Genoa e Torino.
Juventus | Cagliari | 1-1 |
Milan | Roma | 2-1 |
Chievo | H. Verona | 2-2 |
Palermo | Atalanta | 2-3 |
Udinese | Sampdoria | 1-4 |
Cesena | Sassuolo | 2-3 |
Parma | Napoli | 2-2 |
Empoli | Fiorentina | 2-3 |
Lazio | Inter | 1-2 |
Genoa | Torino | Lunedì 20.45 |
Juventus | 80 | Palermo | 43 | |
Roma | 64 | Chievo | 42 | |
Lazio | 63 | Udinese | 41 | |
Napoli | 60 | H. Verona | 41 | |
Fiorentina | 55 | Empoli | 41 | |
Sampdoria | 54 | Sassuolo | 40 | |
Inter | 52 | Atalanta | 36 | |
Genoa* | 50 | Cagliari | 28 | |
Torino* | 48 | Cesena | 24 | |
Milan | 46 | Parma (-7) | 17 |
* una partita in meno
Giuseppe Sanzi