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Serie A, Juve-Napoli: protagonista indiscusso Higuain
DOMENICA 30 OTTOBRE- È Gonzalo Higuain, il calciatore da novanta milioni di euro, a decidere la partita dell’undicesima giornata di Serie A che si è disputata sabato 29 ottobre allo Stadium di Torino.[MORE]
Con i riflettori addosso, le aspettative su di lui erano alte e non ha deluso, calciando una sua tipica rete; il suo gol (senza esultazioni) ha portato i bianconeri in vantaggio di +7 punti in classifica rispetto agli azzurri, in una partita che ha emozionato i tifosi solo nel secondo tempo.
Nel primo tempo infatti la partita si combatte soltanto, anche con fischi da parte dei tifosi: il tiro di Allan non preoccupa Buffon, mentre Higuain viene anticipato da Chiriches, messo in attacco insieme a Diawara da Sarri per aumentare la robustezza della squadra, e Chiellini viene sostituito da Cuadrado per un infortunio muscolare.
Insomma, un primo tempo si conclude con uno 0-0 che non scalda per niente l’aria dello stadio
Nel secondo tempo non si è aspettato nemmeno un po’ per cominciare a cogliere le giuste occasioni: è il primo liscio di Ghoulam a favorire il vantaggio di Bonucci già al 5’, ma la gioia degli azzurri arriva dopo pochi minuti, al 9’, per un pareggio ben combinato tra Insigne e Callejon.
Ma a dare la gloria finale ai bianconeri è stato il secondo liscio di Ghoulam, che ha ‘passato’ il pallone a Higuain, suo ex compagno, con cui il calciatore ha infilato di sinistro Reina al 26’. A nulla sono servite le azioni finali del Napoli, che vedono sempre più da lontano lo Scudetto.
Una partita giocata bene da entrambe le squadre, con un Napoli che, eccetto per gli svarioni di Ghoulam, ha saputo tener testa ad un forte avversario.
Allegri esulta ai microfoni di Premium, ma non troppo: “È una vittoria importante perché abbiamo vinto uno scontro diretto difficile contro una squadra che gioca un bellissimo calcio e importante perché teniamo il Napoli a meno 7 punti”. Riguardo al gol subito spiega:” Abbiamo preso un gol evitabile ma i ragazzi sono stati bravi. Nel secondo tempo ci siamo presi dei rischi, abbiamo pressato alti e spesso rimanevamo uomo contro uomo dietro: una dimostrazione che i difensori che ho possono giocare a campo aperto contro tutti, senza bisogno di protezione. Essere al 100% tutto l'anno è impossibile, poi la squadra nella ripresa ha fatto meglio rispetto al primo tempo. Anche perché avevamo in campo più giocatori che strappano le partite come Cuadrado”.
E su Higuain: “Non gli ho detto niente, sapeva che avrebbe giocato e ha fatto una buona partita. Ha fatto il gol decisivo e ha fatto buone giocate, così come Mandzukic. Insieme sono stati bravi, sono contento della loro prestazione”. Su Pjanic giustifica: “Miralem nel primo tempo ha fatto bene sul paino difensivo e degli inserimenti. Nel secondo ha faticato di più, ha giocato tantissime partite, era un po' in affanno ma solo per un debito d'ossigeno, non per un modulo non adatto a lui”.
Ma si contiene e rimane comunque sull’attenti nella corsa allo scudetto:” la Roma può arrivare a 2 punti. E' una squadra che può ambire al titolo, così come il Napoli perché mancano ancora tantissimi punti".
Ai microfoni di Premium parla anche Maurizio Sarri, che si mostra amareggiato per la sconfitta: “Non meritavamo la sconfitta per quello che si è visto in campo. In questo momento facciamo sempre qualche errore e contro i giocatori che ha la Juve diventa pericolosissimo. L'anno scorso avevamo fatto una gara più timida. Davanti eravamo un po' stanchi e questo potrebbe avere un po' inciso. Mi dispiace per il secondo gol preso per un errore su una lettura sbagliata. Il primo non lo commento, è un errore singolo, sfortunato perché la palla è finita sul piede di Bonucci.”
Commentando il borbottare di Insigne al cambio dice:” Quando esce deve stare zitto e basta. Se c'è qualcosa da chiarire lo faremo nei prossimi giorni. L'ho tolto perché non sembrava stare bene fisicamente.”
E per quanto riguarda Higuain e il loro abbraccio afferma con sicurezza: "Quando sei arrabbiato con un figlio continui a volergli bene. Lui mi ha fatto solo del bene, il passaggio alla Juve mi ha fatto male ma rimane una persona alla quale sono affezionatissimo e probabilmente fra 10 anni ci sentiremo ancora".
Conclude parlando del percorso della squadra: “Il Napoli ha lottato nelle prime posizioni nelle scorse stagioni e anche quest'anno è nei primi posti. Non abbiamo mai detto di essere competitivi per il massimo livello, se no avremmo preso giocatori dell'87 o dell'88. Invece abbiamo fatto una giusta scelta di prendere tutti giocatori giovani, del' 94, '95, '97. La società ha scelto di crearsi un futuro, quindi il percorso è più lungo: la squadra deve crescere in personalità e esperienza. Con tutte le difficoltà avute penso che i ragazzi stiano facendo bene, se poi qualcuno ci etichetta come l'anti Juve non ci interessa, sappiamo quale sia il nostro compito e andiamo avanti tranquillamente".
(foto da CalcioMercato.com)
Eleonora Ranelli