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Serie A, Chievo e Parma rischiano la retrocessione. Crotone pronto a tornare nella massima serie
ROMA, 16 LUGLIO – Possibili sorprese per il nuovo campionato di Serie A. Il Chievo Verona e il Parma rischiano di essere retrocesse un mese prima che il campionato inizi. Dalla Procura della Figc, infatti, sono in arrivo ai processi di domani al tribunale federale nazionale richieste di penalizzazione in termini di punti molto pesanti, afflittive, cioè da applicare alla stagione appena conclusa. Tali penalizzazioni provocherebbero infatti la retrocessione del Chievo in Serie B, dato che ha chiuso il campionato al tredicesimo posto con soli cinque punti di vantaggio sul Crotone, che, se la richiesta di penalità fosse accolta, tornerebbe subito nella massima serie. Mentre nel caso del Chievo i veneti non avrebbero i punti necessari per rimanere in Serie A, nel caso del Parma invece gli emiliani non avrebbero i punti sufficienti per essere promossa, in seguito al secondo posto ottenuto a pari punti con il Frosinone, poi promosso ai playoff.[MORE]
L’accusa nei confronti del Chievo Verona è di plusvalenze fittizie. Nel mese di giugno, infatti, la società di proprietà della famiglia Campedelli era stata deferita “per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale”. La società ha comunicato in una nota «di sentirsi estranea alle contestazioni ricevute, avendo sempre agito nel pieno rispetto delle norme federali». E ha ribadito «la massima fiducia nelle decisioni della magistratura sportiva». Più grave invece la situazione per il Parma, a giudizio per tentato illecito sportivo. La società emiliana è stata infatti deferita in seguito agli accadimenti che hanno visto coinvolti Calaiò e alcuni giocatori dello Spezia. La vicenda risale infatti ai giorni precedenti l’ultima giornata di Serie B tra La Spezia e Parma poi vinta dagli emiliani. Calaiò, calciatore della formazione ducale, sembra che abbia inviato ai colleghi liguri dei messaggi “tentando di ottenere un minor impegno agonistico da parte dei calciatori dello Spezia Calcio, Filippo De Col e Claudio Terzi, per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell'incontro, e, in particolare, inviando a tal fine a Filippo De Col, qualche giorno prima della gara, messaggi a mezzo dell'applicativo di messaggistica WhatsApp" come si legge nella nota del procuratore federale del 5 luglio. Domani il processo decreterà la sorte delle due squadre.
Federico De Simone
Fonte immagine: ilfattoquotidiano