Estero
Sergio Mattarella: cattolico, introverso, contro la mafia. Ecco cosa dice la stampa estera
MILANO, 31 GENNAIO 2015 - In Europa come nell’Oltreoceano. La stampa estera celebra e saluta l’elezione del nuovo presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Diversi gli aspetti presi in considerazione, ma tutti concordi nel sottolineare il carattere taciturno, persino introverso del nuovo Capo dello Stato.
Dalla Francia, “Le Figaro” evidenzia addirittura quanto differenti siano le due più alte cariche dello Stato italiano: «Difficile trovare carattere più diverso di Matteo Renzi. Ques’ultimo esuberante, concentrato sui media, mentre Sergio Mattarella – scrive il giornalista Richard Heuzé – è ponderato e fa del silenzio la sua principale virtù, parlando a bassa voce con equilibrio e cautela, evitando per quanto possibile le telecamere». Il quotidiano francese, inoltre, non trascura affatto di precisare le origini siciliane di Sergio Mattarella, con il fratello Piersanti ucciso dalla mafia, la radicata fede cattolica sfociata in politica con un lungo trascorso all’interno della Democrazia Cristiana.
Restando nel paese transalpino anche il quotidiano “Le Monde” si concentra sulle origini e la storia familiare del Capo dello Stato. «Siciliano, vedovo, giudice costituzionale, ex ministro indisciplinato della Democrazia Cristiana, fratello di un presidente della regione Sicilia ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980, il nuove presidente della Repubblica sembra sulla carta meritare tutti gli onori», scrive il corrispondente francese Philippe Ridet.
In Inghilterra, anche il “Financial Times” sottolinea quanto «Mattarella è l’opposto di Matteo Renzi. È introverso e austero, difficilmente fa delle apparizioni pubbliche o parla in tv». Tuttavia, il quotidiano d’Oltremanica va oltre e stuzzica i pensieri dei malpensanti. «Mattarella – si continua a leggere sul “Financial Times” – rappresenta la vecchia guardia della classe politica italiana. Ma Renzi e Mattarella hanno due cose in comune: sono cattolici e moderati».
Proseguendo la strada dei media al di là della Manica, in Irlanda sul “The Irish Times” si cerca di capire quante reali qualità abbia Mattarella per essere un buon presidente della Repubblica. «Si dice spesso che le qualità che un presidente italiano deve avere sono quattro: una profonda conoscenza della politica nazionale, una comprensione profonda della costituzione, una posizione internazionale e l’empatia con l’opinione pubblica. Ecco – scrive il quotidiano irlandese – Mattarella riempie le prime due caselle in maniera più che adeguata».[MORE]
Sulla dimensione internazionale che il nuovo Capo dello Stato intenderà assumere vi è particolare interesse oltreoceano. Tra passato e presente, infatti, la giornalista statunitense di “Associated Press” ricorda quanto erano stretti i legami tra il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e Giorgio Napolitano. «Ci sono sempre stati rapporti abbastanza stretti in particolare tra Giorgio Napolitano e Barack Obama. Diciamo che Obama ha sempre fatto capire che per lui Napolitano era l’ideale, era molto interessato al rapporto con gli Stati Uniti e ai paesi del patto atlantico». Sarà il neo eletto presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'altezza del suo predecessore?
(Immagine da mediaset.it)
Giovanni Maria Elia