Cronaca

Sequestrata un'altra discarica abusiva nel cosentino, ma le denunce non smuovono i Comuni

CALOPEZZATI (COSENZA), 6 GIUGNO 2015  - Il personale del Corpo forestale dello Stato ha sequestrato a Calopezzati una discarica abusiva. La discarica è stata realizzata nei pressi di una zona classificata come Sito di importanza comunitaria denominato "Fiumara Trionto", e pertanto sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale e idrogeologico. Il proprietario del terreno è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari.[MORE]

L’episodio s’inscrive nella graduale battaglia contro la corruzione che in Calabria vede ogni giorno le forze dell’ordine impegnate a sradicare le sue ramificazioni in tutto il territorio. La costituzione di discariche abusive assurge ad emblema di questo dilagante fenomeno. Pochi giorni fa infatti, un’altra discarica abusiva di amianto, ubicata all'interno dell'area protetta del Parco nazionale dell'Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, è stata scoperta e sottoposta a sequestro dal personale del Corpo forestale dello Stato del comando stazione di Mammola.

E ancora, anni addietro i carabinieri hanno sequestrato a Pianopoli (CZ) una mega discarica abusiva di rifiuti speciali realizzata sotto un lungo tratto dell’argine del fiume Gaggia. L’operazione dei carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme ha portato al sequestro del tratto di argine del fiume sotto il quale era stata realizzata la discarica abusiva nella quale erano state depositate diverse tonnellate di rifiuti tra cui materiale ferroso di vario genere, componenti di elettrodomestici e di autovetture, batterie esauste ed eternit.

I militari hanno anche notificato cinque informazioni di garanzia emesse dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme nei confronti di altrettanti tecnici e titolari delle imprese che avevano realizzato la discarica abusiva. Per le persone raggiunte dagli avvisi di garanzia, i reati ipotizzati sono: concorso in gestione non autorizzata di discarica e smaltimento illecito di rifiuti speciali su area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, danneggiamento degli argini del fiume, disastro doloso e deturpamento di bellezze naturali.

E’ stata anche effettuata una perquisizione nell’Ufficio tecnico del Comune di Pianopoli, sulla cui composizione non ha però gravato la predetta vicenda. Come se i rischi derivanti dalla costituzione di tali discariche fossero preoccupanti solo per noi cittadini e non per la classe politica, tanto attenta al profitto da non curarsi delle modalità con cui lo ottiene.

 

Luna Isabella

(foto da infooggi)