Cronaca
Sequestrata piazza Carlo Bilotti (CS): 13 avvisi garanzia, c'è sindaco Cosenza
COSENZA, 24 APR - C'è anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto tra i destinatari dei 13 avvisi di garanzia emessi oggi dalla Dda di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta denominata "Piazza sicura" che ha portato al sequestro preventivo di piazza Bilotti. Il provvedimento è stato adottato nell'ambito delle indagini sulla gestione dell'appalto per la "riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza Carlo Bilotti e realizzazione di un parcheggio interrato" del valore di 15 milioni 755 mila euro di cui 11 milioni 993 mila 778 di finanziamento pubblico e 3 milioni 761 mila 221 a carico del privato. Le ipotesi di reato per amministratori, imprenditori, professionisti e dirigenti, sono, a vario titolo, quelle di falsità materiale e ideologica in atti pubblici, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, mancanza certificato di collaudo, e con la previsione, per uno degli indagati, dell'aggravante di avere commesso il fatto per agevolare le attività della cosca "Muto" di Cetraro.
In particolare, le indagini, condotte dal sostituto procuratore Veronica Calcagno, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore Nicola Gratteri, sono state svolte mediante intercettazioni e riscontri documentali che hanno permesso di delineare le ipotesi di plurimi reati di falso, finalizzati ai finanziamenti per lavori complementari e per il rilascio del certificato di collaudo, di rivelazione di segreto, posta in essere da un pubblico dipendente in relazione ad attività ispettive che dovevano essere avviate sul cantiere, e affidamento e frammentazione di incarichi sotto soglia, in modo da aggirare gli obblighi posti dalla normativa vigente in materia di appalti.
Dall'indagine è emerso, inoltre, che la cerimonia di inaugurazione della piazza, al termine dei lavori di riqualificazione, avvenuta il 17 dicembre 2016 con la presenza di migliaia di persone, è stata tenuta in mancanza del certificato di collaudo, condizione imprescindibile all'apertura al pubblico dell'opera. Inoltre, il collaudo, formalmente eseguito in data successiva all'evento inaugurale (ovvero il 30 dicembre 2016), dalla ricostruzione investigativa risulta effettuato sulla scorta di un certificato ritenuto ideologicamente falso, nel quale è stata attestata la corretta esecuzione delle opere a fronte di fessure e crateri riscontrate sulle travi portanti della piazza, non ancora effettivamente riparate a quella data. Secondo quanto emerso ciò sarebbe scaturito dalla necessità di venire incontro alle richieste dell'amministrazione comunale di Cosenza, legate anche alla volontà di non spostare in altro luogo il concerto di fine anno 2016 (evento effettivamente tenutosi). Dalla ricostruzione investigativa risulta, inoltre, il deposito, negli uffici della Regione e del Comune di Cosenza della documentazione attestante prove tecniche nella realtà non ancora effettuate