Cultura e Spettacolo
"Senza Limiti. Generazione in fuga dal tempo", la realtà odierna descritta da Ilaria Caprioglio
MILANO, 8 MARZO 2014 - E' ormai una tendenza - preoccupante? - quella delle donne che giunte ad una certa età decidono di omologarsi allo stile di vita adolescenziale e viceversa, ossia quelle ragazzine che hanno dimenticato la sindrome di Peter Pan e quello che cercano è assomigliare sempre più ad una donna adulta attraverso l'esibizione del corpo. Un'inversione di ruoli, chiamiamola così. Si intitola "Senza Limiti. Generazione in fuga dal tempo" - edito da Sirone Editori - il nuovo libro di Ilaria Caprioglio. In una frase, in poche parole c'è tutto, c'è la piena consapevolezza di questo disagio sociale.
Si rifà ai miti la Caprioglio, Narciso, Tiresia e via dicendo, i quali in un modo o nell'altro incarnano quei desideri che oggi sempre più donne - quindi non solo adolescenti - chiudono bene a chiave nell'anima. Forse no, forse non li chiudono più ma lasciano che escano fino a rompere i margini del possibile, fino a squarciare in due la naturalezza della vita. Un continuo affanno contro il tempo, contro l'età, contro se stessi. Ed il libro non ha veli, scopre tutto, smantella la dura realtà, scava nell'anima per cercare "quella cosa" che è la verità, il sentimento che genera questo fenomeno.[MORE]
Estetica, materialismo, perdita quasi della propria natura. Ed i media, il mondo fatato delle pubblicità? Sono un tassello fondamentale per questi fenomeni di "adultizzazione precoce" da un versante e sindrome di Peter Pan dall'altro. Tutto, pur di dare l'illusione che quelle voragini, quei disagi interiori possono essere colmati, placati da un fittizio mondo perfetto che capovolge le parti, deturpa la naturalezza della propria vita.
Una società che gioca a scacchi con la vita, con se stessa senza mai giungere allo scacco matto, senza rendersi conto che nel continuo tentativo di vivere qualcosa che non si è, si lacera quella parte di se stessi che è ancora lì, intatta, chiusa in qualche angolo dove quei vuoti in realtà non vengono colmati e aspetta. aspetta di poter ritornare alla propria esistenza, perché forse quello è il modo migliore di coprire le voragini.
Ma non è il solo tasto toccato in questo libro dalla Caprioglio, perché con estrema delicatezza, con passo felpato entra anche nel mondo dei DCA portandoci all'interno di una realtà che si espande sempre più sul nostro territorio, che si crea il suo spazio o se lo prende con forza. Una realtà dalle sembianze terrificanti, mostruose quanto fragili. Bersani, l'altro volto di una bestia che si può incontrare lungo il tragitto lo aveva visto, e non sbagliava quando cantava: "La verità è che il mostro ha paura..."
(immagine da Enrico Odano)
Rossella Assanti