Cronaca
Senegalese ucciso in strada a Milano
MILANO, 18 GIUGNO- Fabrizio Butà, 47 anni, si è presentato in caserma verso le dieci della sera di domenica 17 giugno, 24 ore dopo aver sparato 10 colpi di pistola per uccidere il senegalese Assan Diallo, in via delle Querce a Corsico.[MORE]
“Assan infastidiva la mia fidanzata, le chiedeva continuamente soldi, anche pochi euro”: sarebbero state queste lee parole con cui il 47enne avrebbe motivo il suo gesto estremo. La lite che ha portato all’assassinio del senegalese sarebbe nata da una telefonata avvenuta proprio sabato sera tra Butà e Diallo, nella quale il primo chiedeva al secondo di smettere di infastidire la compagna; dopodiché Assan gli avrebbe proposto di incontrarsi per risolvere “faccia a faccia” la questione, e, arrivati al luogo di incontro, Butà avrebbe esploso i dieci colpi che hanno portato alla morte dell’uomo. Scena alla quale avrebbe assistito anche la compagna.
Fabrizio Butà era già noto alle forze dell’ordine, in quanto nel 1998 era stato arrestato a seguito dell’omicidio di Domenico Baratta a Milano, freddato dall’uomo con un colpo di fucile a canne mozze; reato per il quale era uscito dal carcere nel 2013.
Attualmente le accuse a capo del 47enne di origini calabresi sono pesantissime; infatti oltre all’accusa di omicidio, si aggiunge anche il possesso di arma da fuoco e di 70 grammi di droga trovati nella cantina della compagna. Ora Butà si trova al carcere di San Vittore, dove è stata portata anche la compagna, accusata di favoreggiamento e di detenzione di arma e droga.
Fonte dell'immagine: giorrno.it
Federica Vetta