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Senato: accelerazione su biotestamento; si allontana ius soli

ROMA, 5 DICEMBRE - La Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama ha deciso di inserire al primo punto del calendario dei lavori dell’Aula l’esame del disegno di legge sul biotestamento e le disposizioni sul fine vita. È stato inoltre fissato a domani alle 14 il termine ultimo per presentare i relativi emendamenti. [MORE]

È stato il capigruppo del PD al Senato Luigi Zanda a chiedere che venisse messo subito nel calendario dell'aula l'esame del tema, sul quale c’è per una volta convergenza tra PD e M5S, nonché il pressing dei “neonati” Campo Progressista e Liberi e Uguali (il nuovo raggruppamento guidato dal Presidente del Senato Pietro Grasso). Lo stesso Zanda, al termine della Conferenza dei Capigruppo, ha affermato che il tema del fine vita è attualmente la priorità assoluta del gruppo dem, al punto da ottenere invece il rinvio della riforma del regolamento interno dello stesso Senato, sulla quale vi sarebbe già un accordo complessivo generale.

La discussione generale del disegno, già approvato dalla Camera dei Deputati il 20 aprile scorso, è stata pertanto avviata oggi pomeriggio alle 16:30. Si tratta di un testo incentrato sulla disciplina del consenso informato e delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat). Tra i punti più importanti, l'art. 1 prevedrebbe che, nel rispetto della Costituzione, nessun trattamento sanitario possa essere iniziato o proseguito senza il consenso libero ed informato della persona interessata; l’art. 3, invece, è quello che più direttamente riguarderebbe il fine vita, sancendo che “ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonchè il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali”. Le Dat, sempre revocabili, risulterebbero in ogni caso vincolanti per il medico, il quale, di conseguenza, sarebbe esente da responsabilità civile o penale nel comportarsi in maniera conforme a quanto in esse previsto dal diretto interessato.

Da calendario, la discussione sul biotestamento sarà seguita da quella sulla riforma del regolamento interno dello stesso Senato, che dovrebbe pertanto essere esaminata tra il 19 ed il 20 dicembre, nonostante il Capogruppo leghista Gian Marco Centinaio abbia espresso il suo pessimismo a tal proposito. Lo stesso Centinaio, sempre all’uscita della Conferenza, ha comunque potuto manifestare personale soddisfazione per l’inserimento del tema ius soli all’ultimo punto del calendario. “Lo discuteranno il giorno del mai… ed io ne sono contento” – ha dichiarato ai giornalisti presenti. In effetti, avvicinandosi ormai il termine dell’attuale legislatura, è poco probabile che si riesca ad arrivare al via libera definitivo anche alla riforma della cittadinanza, considerando anche l’ostruzionismo di diversi gruppi parlamentari su questo tema. L’attuale testo della proposta, in ogni caso, prevedrebbe la concessione della cittadinanza a chi è nato in Italia da genitori stranieri, purché almeno uno di questi ultimi sia in possesso del diritto di soggiorno permanente o del permesso di soggiorno di lungo periodo; potrebbero, inoltre, acquisire la cittadinanza anche i minori stranieri che abbiano frequentato regolarmente un percorso scolastico per almeno cinque anni nel territorio nazionale.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: ilsecoloxix.it