Selfie mob degli insegnanti calabresi indipendenti per il ritiro del Disegno di Legge sulla Scuola
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LAMEZIA TERME (CZ), 05 MAGGIO 2015 - Oltre 200 insegnanti calabresi indipendenti si sono dati appuntamento a Piazza D’Armi di Lamezia Terme per chiedere il ritiro del Disegno di Legge sulla Scuola (n°2994), che sarà approvato il prossimo 19 maggio, perché anticostituzionale, aziendalista, privatistico e clientelare e perché lascia tutto all’arbitrio del dirigente scolastico, al finanziamento dei privati e al caos. [MORE]
La protesta, scevra da sigle sindacali o di partito e organizzata nella singolare forma del selfie mob, si è svolta con successo in contemporanea con altre 70 città italiane proprio alla vigilia dello sciopero del 5 maggio, sempre con la stessa comunione di intenti volti a contrastare, tra l’altro, lo smodato potere del dirigente scolastico nei confronti dei docenti che saranno assunti per chiamata diretta ignorando le graduatorie e l’uso discrezionale di finanziamenti privati. Sottolineando il concetto che la Scuola Statale Pubblica è un’Istituzione culturale, un bene comune e un patrimonio nazionale da difendere, i docenti si sono disposti a semicerchio ed hanno letto in forma corale gli articoli 3-33-34-97 della Costituzione intonando poi l’Inno di Mameli. Vestiti di nero, in segno di lutto, tenendo in mano dei lumini accesi da cimitero , hanno inscenato così un funerale per difendere i loro diritti e anche per sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica sul declino democratico della scuola.
«La riforma – ha dichiarato Daniela Costabile, una delle organizzatrici - è incostituzionale e aziendalista e favorisce un sistema clientelare e di corruttela. Oltre a richiederne il ritiro totale, chiediamo contestualmente, con un decreto a parte, l’assunzione dei precari che per sentenza della Corte Europea, avendo raggiunto i tre anni di servizio, debbono essere regolarizzati. Non si possono ignorare le graduatorie. A questo proposito, - ha continuato - è appena stato approvato un emendamento che contiene una truffa semantica. Il preside, a quanto pare, non sceglie il docente da assumere: lo individua.
Chiunque capirebbe che è esattamente la stessa cosa. Inoltre secondo questo Disegno di Legge il Collegio dei docenti e il Consiglio d’Istituto non saranno più organi deliberativi ma consuntivi in quanto perderanno il potere decisionale a vantaggio del dirigente scolastico che avrà la facoltà di scegliere gli indirizzi di studio nel suo istituto con le materie di insegnamento e di avvalersi di finanziamenti privati con prevedibili risvolti negativi. « Per questo – ha concluso Daniela Costabile - noi non vogliamo una scuola privatizzata e non vogliamo che diventi un’azienda in mano a personale esterno».
foto: Selfie mob a Piazza D’Armi di Lamezia Terme
Lina Latelli Nucifero