ROMA, 31 OTTOBRE – Si è vista rifiutare la possibilità di donare il sangue in base al suo orientamento sessuale. “Non possiamo accettare donazioni di sangue da chi vive una vita sessuale a rischio” avrebbe riferito un medico del Policlinico Umberto I a una cittadina romana omosessuale di trentanove anni. “Discriminatorio e assurdo” avrebbe commentato la donna, riferendo anche che non si tratta della prima volta che viene vietato a degli omosessuali di poter donare sangue. [MORE]
L’antecedente nel luglio 2010 quando un ragazzo, recatosi al Policlinico di Milano, si vide rifiutare la possibilità di donare il sangue nonostante il suo rapporto fosse dichiaratamente stabile. Già allora il Ministero della Salute si informò presso il Consiglio Superiore di Sanità per comprendere cosa si intendesse per “comportamenti a rischio”.
La donna avrebbe riferito di un colloquio faccia a faccia con il medico, che le avrebbe posto domande anche sulla sua vita sessuale. Nell’affermare di essere omosessuale, il medico l’avrebbe subito fermata impedendole di donare il sangue, poiché il suo rapporto l’esporrebbe a rischi significativi riguardanti la trasmissione di malattie veneree. La donna minaccia la denuncia, mentre il Policlinico si affretta a sottolineare che è discrezione del medico stabilire se un rapporto sia o meno a rischio.
Cecilia Andrea Bacci
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