Cultura e Spettacolo

"Segnale d'allarme”: piace, coinvolge e sconvolge il lavoro diretto da Elio Germano

Armonie d'Arte Festival. "Segnale d'allarme”: piace, coinvolge e sconvolge il lavoro diretto da Elio Germano

Risate, applausi, lacrime e angoscia: sono le svariate e variegate sensazioni suscitate da “Segnale d’allarme – La mia battaglia VR”: lo spettacolo teatrale, di cui Elio Germano è attore unico e regista, fatto fruire in modo particolare ieri al pubblico di Armonie d'Arte Festival, diretto da Chiara Giordano, al Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro.

Tre repliche molto partecipate in una sola giornata per un'opera che è, allo stesso tempo, una pièce teatrale, un film e una esperienza in realtà virtuale. Un VR movie che nasce dalla collaborazione con Omar Rashid (co-regista del film) ed il progetto multimediale Gold, di cui Rashid è fondatore.

Un lavoro scritto a quattro mani con Chiara Lagani nel quale Elio Germano parla alla e della nostra epoca. Lo spettatore è portato a piccoli passi a confondere immaginario e reale e nel fare ciò si avvale, lungo la narrazione, della tecnologia che meglio rappresenta questo cortocircuito contemporaneo: la realtà virtuale, nella quale lo spettatore viene immerso grazie al visore VR fornito a ciascuno.

Qual è l’allarme? Questo nostro tempo, il diffondersi del pensiero assolutista fomentato da un’informazione deformata di cui la nostra società è vittima. Le nuove tecnologie che hanno cambiato la comunicazione, se da un lato si propongono come democratiche, dall’altro facilitano la manipolazione del pubblico.

È in questo contesto che Elio Germano utilizza e allo stesso tempo critica la modernità del linguaggio che ha scelto. uno spettacolo, quindi, pensato per scuotere e risvegliare le coscienze.

“Un lavoro provocatorio che ci mette in discussione come pubblico – ha raccontato Germano in un video messaggio introduttivo inviato a tutti i partecipanti – Cosa stiamo vedendo? A cosa applaudiamo? Chi è il personaggio che abbiamo di fronte? Dove ci sta portando? Un esercizio di manipolazione dagli esiti imprevedibili.”