"Se sei bella, per i capi sei anche brava": dipendente si sfoga su Fb, sospesa dal lavoro
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PADOVA, 19 SETTEMBRE 2014 – Ha detto troppo, anzi ha scritto. Una 33enne trevigiana è stata sospesa dal lavoro per avere pubblicato su Facebook pensieri che al suo capo proprio non sono piaciuti. Lei, dipendente di una banca di Padova, si è vista costretta a lasciare il posto di lavoro dopo essere stata sospesa per aver scritto: “I capi preferiscono le belle”. La questione d’altra parte è stata oggetto di dibattito anche ad altri livelli, come in politica: solo la scorsa settimana era stata Rosy Bindi ad avanzare l’ipotesi che la ministre del governo Renzi siano state scelte non solo perché brave, ma anche perché giovani e belle. [MORE]
Il messaggio che la 33enne padovana ha postato sul social network risale al 20 agosto scorso, quando ha scritto sul suo profilo: “Ha un nome la patologia di certi uomini che fanno i responsabili del personale e fanno colloqui solo a ragazzine di 19 anni con il fisico da modella e gli occhioni da cerbiatta?”, e poi ancora: “Gli uomini sono fatti così: se sei bella per loro sei bravissima, hai valore e sei piena di meriti. Punto. E poi stiamo qui a parlare di donne e meritocrazia. Se le donne oggi fossero al mio posto a vedere e sentire quello che vedo/ sento io forse aprirebbero gli occhi...”.
Seppur il commento fosse generico, il post è costato caro alla donna. Secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, a quanto pare qualcuno si è sentito chiamato in causa ed ha fatto recapitare una lettera di sospensione di 5 giorni dal lavoro. La 33enne sarebbe anche stata convocata nell’ufficio del superiore. Alla fine ha deciso di rassegnare le dimissioni.
Federica Sterza