Cronaca

Scuole italiane piene di superclassi, fino a 30 studenti. Norme di sicurezza violate

ROMA - Forse sarebbe più opportuno se gli alunni d’Italia seguissero le lezioni in un mercato o in una piazza, starebbero sicuramente più comodi rispetto a un’alula fatta di quattro mura che si restringe sempre più in misura direttamente proporzionale all’aumento di numero degli allievi che deve ospitare.
Da quest’anno infatti le aule delle nostre scuole saranno ancora più affollate: si arriverà ad oltrepassare i 30 studenti per classe fino ad arrivare a trentasette.
Secondo un decreto ministeriale del 1992 però sono da considerarsi non in regola quelle classi composte da oltre 25 alunni.
E dunque, la sicurezza?[MORE] I dirigenti degli uffici periferici del ministero che approntano gli organici fanno finta di non accorgersene perché, in caso di incidente, la responsabilità ricade sul preside. Mentre i docenti si dovranno confrontare con superclassi dove insegnare è quasi un'impresa e gli alunni dovranno mettersi d'impegno per non rimanere tagliati fuori.

Il decreto del ministero dell'Interno del 26 agosto 1992, "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica", prevede un "affollamento massimo ipotizzabile" di 26 persone per aula: 25 alunni, più il docente. Con un numero superiore di alunni, se non sono state previste misure particolari, l'esodo in caso di incendio può diventare problematico. Un'altra norma prevede un tot di metri quadri per alunno. "La ministra - spiega Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil - non si rende conto che in queste condizioni manca qualsiasi requisito di sicurezza. I tagli al personale docente hanno fatto aumentare il numero di alunni per classe e quello al personale Ata non garantirà neppure un adeguata vigilanza nei corridoi. Un disastro!