Pubblica Istruzione
Scuola: Rete studenti davanti a istituti, futuro è nostro
ROMA, 13 SET - Oggi le studentesse e gli studenti in gran parte del Paese rientrano a scuola, dopo quasi due anni stravolti della pandemia, segnati dalla didattica a distanza.
A Roma davanti al Ministero dell'Istruzione e a Palermo, Genova, Firenze, Bari, Venezia, Perugia, Padova, Potenza, Verona, Latina, Cagliari, Frosinone, Pisa, Vicenza, Treviso, Viterbo, Trento e tante altre città del Paese la Rete degli Studenti Medi ha manifestato di fronte alle scuole esponendo striscioni, cartelli e svolgendo assemblee.
"Questa generazione - dichiara Tommaso Biancuzzi, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi - ha subito le peggiori conseguenze della pandemia: la chiusura delle nostre scuole ha segnato un punto di non ritorno rispetto al passato. Siamo la Generazione Zero: zero prospettive per il futuro, zero condivisione nelle scelte che ci hanno riguardato negli ultimi mesi, zero progettualità su di noi da parte di chi ha la responsabilità di decidere. Ora basta: studentesse e studenti non sono più disposti a portare sulle proprie spalle il fallimento di una classe dirigente che, senza un piano preciso per il sistema d'istruzione, si è limitata ad annunci e a chiusure, senza affrontare i nodi centrali del problema, dall'edilizia scolastica al trasporto pubblico.
C'è bisogno di cambiare tutto e noi vogliamo essere la prima generazione a farlo: vogliamo zero compromessi sul nostro futuro". Le azioni di fronte alle scuole "sono solo il primo passo", dicono gli organizzatori, di un percorso di mobilitazione generazionale promosso e guidato dalla Rete degli Studenti Medi, che oggi lancia il suo appello a partire dal Ministero dell'Istruzione e da oltre quaranta scuole in tutto il Paese.