Politica

Scuola magistratura: non servono spezzatini. Catanzaro sia l'unica sede del mezzogiorno

Catanzaro 9 maggio 2011 - Tutto come previsto: non avevamo dubbi che solo la contingenza delle urne avrebbe riacceso i fari sulla Scuola Superiore della Magistratura. L’imminenza delle elezioni si rivela l’unico appiglio comodo, e “di comodo”, perché la politica si interessi della faccenda. Bene, il gran giorno è arrivato! Oggi il ministro della giustizia Angelino Alfano sarà nella nostra città per sponsorizzare la candidatura di Michele Traversa a sindaco del capoluogo [MORE]calabrese, ciò che riporta inevitabilmente l’attenzione su un argomento trasformatosi in una vera e propria telenovela fatta di episodi bizzarri, colpi di scena, tormentoni e un finale ancora tutto da scoprire per i tanti spettatori affascinati da questo genere di intrattenimento. Noi però che in questa storia spettatori non ci sentiamo affatto, se non altro perché come movimento civico ci siamo spesi notevolmente nella battaglia, riteniamo di dover dire la nostra – profittando della presenza del guardasigilli – con la certa consapevolezza di avere avuto un ruolo fondamentale nella vicenda sin dalla prima ora, e cioè da quando il 30 novembre 2006 l’allora ministro Mastella dirottò ex abrupto la sede meridionale da Catanzaro (così come indicato dal Decreto Interministeriale del 27 aprile 2006) a Benevento.

E’ dal 2006 che chiediamo ai parlamentari un impegno concreto. Ma niente è successo. La città di Catanzaro nel frattempo ha pure ottenuto una sentenza favorevole del TAR Lazio che conferma la nostra città quale sede meridionale della Scuola. Ma niente è successo. Poi l’immancabile “promessa elettorale” in occasione delle ultime consultazioni regionali ci aveva illuso circa la partenza dei corsi di lì a poco: la promessa fu pronunciata sul palco dell’Auditorium Casalinuovo da un Traversa sponsor di Scopelliti. Ma niente è successo. Oggi la circostanza sembra ripetersi con le elezioni comunali alla porta; la location è la stessa: dal palco dell’auditorium Casalinuovo stavolta sarà il ministro Alfano, a supporto di Traversa, a promettere per l’ennesima volta l’agognata ma impalpabile Scuola.

I contorni della vicenda sono grotteschi e, con tutta evidenza, possono infinocchiare solo gli ingenui. Il ministro Alfano ha nelle sue mani la possibilità di far partire la Scuola oggi stesso, non solo perché ha pieno titolo sull’operazione ma anche perché ha dalla sua una sentenza del TAR a cui incomprensibilmente non dà attuazione, e che pure ribadisce e rinforza a chiare lettere la scelta di Catanzaro. Dunque ci aspettiamo che il ministro della Giustizia faccia giustizia! L’aver invece promesso, sotto le pressioni della parlamentare sannita Nunzia De Girolamo, una sede anche a Benevento non fa che disorientare l’opinione pubblica e ridicolizzare la politica nazionale in quanto la città campana, con la Scuola, non c’entra proprio nulla essendo entrata in scena solo in seguito ad un atto di prepotenza e abuso di potere dell’allora ministro Mastella. La Scuola Superiore della Magistratura è prevista in tre sedi: per il Nord, per il Centro e per il Sud. Non servono spezzatini e sedi decentrate. Né contentini. Catanzaro ha pieno titolo per ospitare l’unica sede della Scuola per magistrati del Mezzogiorno. E’ questo quello che vorremmo sentire oggi da Traversa e da Alfano. Senza giri di parole, senza accomodamenti, senza conservare l’argomento per un’altra campagna elettorale.

Fabio Lagonia - Movimento Civico “Catanzaronelcuore”