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ROMA, 29 SETTEMBRE 2012- Nomine in ritardo, disguidi, mancanza di personale. A qualche settimana dalla riapertura delle scuole iniziano i probemi. Questa volta a sollevare l’argomento è “Il Corriere della Sera” che riporta la notizia della mancanza di insegnanti di sostegno per bambini e ragazzi con problemi. [MORE]
“La premessa implicita” si legge “ è che la scuola deve saper accogliere tutti. È il modello italiano dell’inclusione degli studenti disabili, introdotta con una legge dell ’77. Nè classi nè istituti speciali, invece scuole aperte pronte all’accoglienza”. Il problema è che quest’anno, ma non è un’eccezione, si sono verificati ritardi nelle nomine o addirittura sono state insufficienti, mancando le risorse per far fronte alla situazione.
Succede così che molti genitori sono costretti a tenere i figli a casa perchè la scuola non ha un insegnante di sostegno. Che, anche qualora ci fosse, dovrebbe comunque occuparsi solo dei casi più gravi, mentre invece diventa molto spesso l’unica figura di riferimento. Il ministero dell’Istruzione, attraverso le parole del sottosegretario Marco Rossi Doria, ci tiene comunque a sottolineare che «il nostro modello è all’avanguardia, copiato anche dalla città di New York e siamo nei Paesi top five per il rispetto della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia». E prosegue, con un tono d’amarezza frammisto alla presa di coscienza che poco in realtà si può fare. «Certo, poi c’è la momentanea difficoltà dei conti pubblici, anche per gli enti locali».
Federica Sterza
Foto www.lindipendenza.com