Cronaca

Scuola, indetto sciopero generale per il 5 maggio

ROMA, 18 APRILE 2015 – Lo annunciano Flc-Cgil, Uil scuola, Cisl scuola, Gilda-Unams, Snals-Confsal: il 5 maggio è indetto uno sciopero generale contro le riforme legate al ddl “buona scuola” di Renzi. La conferma arriva proprio durante la manifestazione Rsu di questa mattina per le strade della capitale.


“Siamo preoccupati perché è in atto uno scontro tra il governo e la scuola e tra il governo e il paese, e non serve. Vogliamo difendere la scuola italiana statale” ha spiegato Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola. “Nelle prossime ore manderemo una lettera al ministro dell’ Istruzione, Stefania Giannini, e al premier Matteo Renzi per comunicare che il 5 maggio la scuola si fermerà”. E ha aggiunto: “Abbiamo incontrato le forze parlamentari per spiegare le nostre ragioni e non siamo stati ascoltati. Serve un piano di assunzioni e serve che sia fatto per decreto. No, inoltre, all’art.12 al ddl, che per dare retta alla corte europea stabilisce che dopo 3 anni di lavoro precario un docente sia licenziato. No, infine, al preside con super poteri”. [MORE]


A queste dichiarazioni fanno eco quelle di Anna Maria Furlan, segretario generale della Cisl, che così esorta il gabinetto di Renzi: “Questo governo è quello che in assoluto ha fatto più decreti. Ne faccia uno per fare da subito le assunzioni nella scuola”.

Meno preoccupato, invece, il Governo: il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, ha sottolineato come degli scontri siano inevitabili quando l'obiettivo è quello di una riforma radicale. "Noi ascoltiamo e ascolteremo tutti fino all’ultimo giorno utile per l’approvazione in Parlamento. È chiaro però che stiamo cambiando la scuola in meglio rendendola più produttiva e più legata al mondo del lavoro e al territorio. Siamo fiduciosi che questa riforma avrà ricadute molto positive sulla nostra società".

Sara Svolacchia