Pubblica Istruzione

Scuola, il governo Letta approva decreto legge: finanziati 400 milioni

ROMA, 9 SETTEMBRE 2013 - Nei prossimi giorni in quasi tutta Italia le scuole riapriranno i battenti. Una scuola, quella italiana, che da anni versa in condizioni a dir poco pessime, assediata da numerosi problemi come il fenomeno sempre più diffuso della dispersione scolastica, il caro libri, gli edifici pericolanti, strumenti di lavoro insufficienti per quantità ed avanguardia, per non parlare della precarietà che affligge senza tregua gli insegnanti ed il personale Ata.[MORE]

A questi problemi il governo Letta, con in testa il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, tenta di porre rimedio e in tal senso va inquadrato il decreto legge su scuola e università approvato quest’oggi dal cdm. «Inizia l’anno scolastico e il governo ha voluto fare un intervento per dare risposte sulla scuola – ha affermato il premier Enrico Letta presentando il decreto – ci interessa cominciare a reinvestire sull’istruzione».

Un investimento che prevede misure per 400 milioni di euro, soldi che saranno reperiti in gran parte dall’accisa sugli alcolici. «La scuola è il cuore dell’impegno in questo momento. Dalla scuola – ha affermato il premier Letta – riparte il futuro del nostro Paese. Questo è il messaggio che vogliamo dare, dopo tanti anni di tagli. Abbiamo messo alcune prime risposte, ne verranno altre. L’applicazione della Costituzione sul diritto alla studio – spiega sempre Letta – è all’inizio del nostro provvedimento».

Ed analizzando nello specifico le nuove misure previste dal decreto risultano 100 milioni stanziati per gli studenti universitari al fine di aumentare il fondo per le borse di studio: «vogliamo aiutare – ha spiegato la ministra Carrozza – gli studenti medi, con contributi per viaggi, ristoranti, tutto ciò che può aiutare chi deve trasferirsi in un’altra città per poter proseguire la propria formazione». Inoltre, nell’ottica di aumentare i servizi a disposizione degli studenti, 15 milioni saranno destinati per le scuole superiori, cifra che prevede anche l’allargamento del sistema wifi. Sono invece 6 i milioni destinati agli studenti che frequentano le scuole di formazione artistica e musicale con la possibilità di ricevere specifiche borse di studio.

Il decreto come detto si propone di arginare un altro grave problema: la dispersione scolastica. Lo stesso ministro dell’Istruzione evidenzia come siano stati stanziati 15 milioni di euro, nello specifico 3,6 per il 2013 e 11,4 per il 2014, per tentare di risolvere tale questione.

Al fine di abbassare gli esosi costi dei libri di testo, la stessa ministra ha spiegato che nel decreto «vengono messi a disposizione 8 milioni per finanziare l’acquisto da parte nelle scuole secondarie di libri di testo ed e-book da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate». Inoltre, sarà possibile per gli studenti utilizzare i libri delle edizioni precedenti, a condizione che siano «conformi alle indicazioni nazionali» ha precisato il ministro Carrozza.

Per quanto riguarda l’ingresso al mondo universitario è stata presa invece un'importante decisione, ovvero l’eliminazione del bonus maturità. Punteggio, quest’ultimo che negli anni passati gravava sulle sorti degli studenti per l’accesso ai corsi di laurea a numero programmato. «Abbiamo deciso di accelerare l’eliminazione del bonus maturità, - ha affermato Letta – perché così creava delle disparita che non potevano funzionare». Sulla stessa linea le parole del ministro Carrozza che ha spiegato come il bonus era «di difficile applicazione, qualunque applicazione tentassimo di fare, avremmo creato iniquità. Fermo restando – ha tenuto a precisare il ministro – che penseremo a una valorizzazione del curriculum scolastico, anche in termini di borse di studio, per gli studenti che accedono all’università».

Altro capitolo la difficile situzione vissuta dagli insegnanti e dal personale tecnico e amministrativo. Il governo non si è tirato indietro cercando di mettere più di una pezza ad uno stato che definire disperato è eufemistico. «Per il funzionamento delle scuole, nel decreto c’è l’inizio della soluzione della questione del personale Ata – ha detto il premier Letta – Dal primo gennaio partiranno le assunzioni. Le nostre scuole sono in drammatica carenza e la ripresa delle assunzioni è fatto molto significativo». Piano assunzioni previsto anche per 27 mila insegnanti di sostegno, come illustra il ministro Carrozza: «con questo provvedimento ci saranno immissioni 27mila immissioni in ruolo. Poi c’è un piano triennale ch prevede l’assunzione di 69mila insegnanti».

(Immagine da lettera43.it)

Giovanni Maria Elia