Politica
Scuola, Giannini: meritocrazia, 100mila assunzioni, e stop a supplenze. E' polemica
ROMA, 27 AGOSTO 2014 - Saranno varate venerdì le linee guida della riforma della scuola che si baserà sul principio di meritocrazia, e che vedrà l'assunzione di 100mila docenti e lo stop alle supplenze.[MORE]
Il ministro dell'istruzione Stefania Giannini, infatti, ha già rivelato le basi su cui si fonderà la riforma scolastica al meeting di Rimini, dicendo che "le supplenze non fanno bene a nessuno e questo è un nodo da risolvere, risultato di decenni di scelte miopi, servono docenti che si sentano parte di un grande progetto nazionale, occorre curare definitivamente la piaga del precariato". Le supplenze costerebbero, infatti, allo Stato italiano quasi 3,5 miliardi di euro, per tale ragione nei piani del governo vi è anche un punto che prende in esame l'assunzione di 100mila docenti, 120 mila se si trovassero le coperture.
La meritocrazia, poi, diviene un altro punto fondamentale su cui si basa la riforma, e quindi il ministro fa sapere che "se non si svolge il proprio dovere si può anche essere penalizzati". Sebbene, dunque, i dettagli sulle innovazioni che verranno apportate alla scuola verranno forniti solo il 29 agosto, già alcuni punti chiave emergono da quanto dichiarato dal ministro.
A settembre inizierà quindi il confronto con gli insegnanti, studenti e cittadini, ma le polemiche sulla nuova riforma sono già in atto. L’Anief ha infatti replicato al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, dichiarando: "Dice che vuole eliminare i supplenti? Allora si metta all’opera, perché non deve fare altro che assumerli". Anche il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, ha dichiarato: "Se le linee di indirizzo sulla scuola dovessero corrispondere all’intervento della Ministra Giannini al meeting di Comunione e Liberazione non ci sarebbe nulla di nuovo rispetto alle impostazioni fallimentari della ex ministra Gelmini". "Siamo pronti al confronto ma deve essere chiaro che non subiremo passivamente scelte che dovessimo ritenere sbagliate", conclude Pantaleo. L’Unicobas, poi, ha già annunciato uno sciopero della scuola per mercoledì 17 settembre, perchè definisce "inaccettabile il progetto di riforma Renzi-Giannini".
(Foto dal sito lettera43.it)
Katia Portovenero