Cronaca

Scuola dell'infanzia con 3 aule per 130 bambini: caos e polemiche

RENDE (COSENZA), 17 SETTEMBRE 2015 – L’ennesimo caso di cattiva gestione della pubblica amministrazione italiana arriva da Rende, nel cosentino. Ieri, infatti, per i bambini sarebbe dovuto essere il primo giorno di scuola presso l’istituto per l’infanzia “Macchina di Bosco”.[MORE]

Ma l’euforia dei bambini è stata sopraffatta dalle urla e le imprecazioni dei loro genitori nei confronti della dirigente del plesso, la dottoressa Mosciaro. Quest’ultima non ha potuto impedire alcuna iscrizione, e i centotrenta bambini giunti ieri a scuola avrebbero dovuto occupare solamente tre aule: uno spazio talmente piccolo che neppure la metà dei bimbi forse avrebbe potuto prendere posto e dare inizio al percorso formativo e scolastico di una vita.
L’accusa rivolta alla dirigente da parte dei furibondi genitori è stata quella di «poca e forse pessima organizzazione». La previsione di così tanti iscritti infatti, sarebbe dovuta risultare come minimo nella predisposizione di un eguale numero di posti a sedere. Toni agitati ed esasperazione per genitori e docenti, per la dirigente e per i bimbi.

La scuola dell’infanzia anche in passato ha incontrato non poche difficoltà. Molti genitori hanno ricordato, in quei minuti così concitati, le collette fatte in tanti anni ormai per l’acquisto di materiale igienico, didattico e altre piccole quotidiane esigenze non presenti, per il budget chissà, in quelle aule. «Oggi ci ritroviamo con i nostri figli ammassati letteralmente qui», ha spiegato un papà adirato per la situazione. Possono trovare posto 130 bimbi in 3 aule? Per di più, pare che solo 30 posti, in quella scuola, siano predisposti per la mensa. Una sala refettorio che paradossalmente dovrebbe vedere alternarsi tutti gli scolaretti per mangiare a turno. E le poche attrezzature – dicono – sono «fatiscenti e vetuste, oltre che insufficienti». Nemmeno qui, insomma, la “buona scuola” renziana ha attecchito.


Luna Isabella

(foto da scuolavolta.com)