Pubblica Istruzione
Scuola in azione. Al IC Don Milani Sala di Catanzaro processato il Lupo
CATANZARO 24, NOV. - Giorno solenne e denso di importanti incombenze e decisioni mercoledì 23 novembre per gli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Don Milani Sala di Catanzaro, diretto dalla Dirigente Cinzia Emanuela De Luca, in quanto il Presidente del Consiglio dell'ordine distrettuale degli avvocati di Catanzaro, avv. Antonello Talerico, li ha coinvolti nella simulazione di un processo. Per la prima volta è stato simulato un vero processo in una scuola media.
L'aula didattica si è trasformata in un'aula di tribunale e nell'attività di dibattimento processuale sulla tradizionale fiaba di Cappuccetto Rosso sono stati impegnati tutti gli alunni, nessuno escluso, ciascuno con un compito ben preciso, dal presidente della corte al cancelliere, ai giudici, all'imputato, alla parte offesa, al pubblico ministero, alla difesa, alle parti civile e alla platea.
All’augusto ingresso del Presidente e dei giudici della corte, il chiacchiericcio d’aula e la condivisione delle ultime mosse strategiche hanno lasciato il posto ad un composto e ossequioso silenzio e poi, dopo le formule di rito e il cattedratico <>, a colpi di deposizioni, escussioni, obiezioni e controesami è proceduto con fervore il dibattimento.
Alla fine l’avvocato di difesa, con carisma ed appassionante loquacità, ha pronunciato il suo discorso di convincente apologia dell’imputato:<
Del resto il Lupo, riconoscendo nell'uomo la sua principale causa di mortalità, avrebbe agito anche per l'istinto di autoconservazione, inserendosi quindi nel più generale principio di una lotta naturale per la sua stessa esistenza, ovvero per la difesa della propria vita, che in determinate circostanze può giustificare alcune scelte ed essere prevalente rispetto ad ogni cosa>>.
Analisi acuta quella dell’avvocato che ha annichilito ogni possibilità di obiezione, per cui il Presidente della giuria ha proclamato il dispositivo di sentenza:<< Letto l'articolo 530 del codice di procedura penale, assolve il Lupo perché il fatto non costituisce reato. Dispone il dissequestro dei beni sequestrati (il coltello del cacciatore, il cestino di Cappuccetto e l'immobile ove si era consumato il fatto-reato) e la loro restituzione ai legittimi proprietari/possessori. Riserva il deposito della motivazione in giorni 45>>.
E’ stato dichiarato terminato il processo al Tribunale del Don Milani Sala con la vittoria della consapevolezza che la legalità è bellezza e il suo esercizio consapevole è espressione di intelligenza e civiltà, nonché opportunità di crescita del singolo e della collettività.
Dirigente, insegnanti ed alunni hanno ringraziato l’avv. Talerico per l’importante esperienza di cittadinanza attiva che, con disponibilità e coinvolgimento, ha reso possibile.