Pubblica Istruzione

Scuola: A Bologna la notte bianca degli studenti "indignati"

BOLOGNA, 8 OTTOBRE - Giovedì sera i ragazzi del Collettivo Utòpia, studenti delle scuole superiori, hanno dato vita, dopo il consueto tam tam di adesioni su Facebook, alla notte bianca studentesca. Un migliaio le adesioni sul social network. Anche Bologna ha così i suoi “indignati” come gli spagnoli di Plaza del Sol.

Al grido di "ci accampiamo per il futuro" il collettivo ha proposto, dalle 16 e per tutta la notte, un programma di eventi, aperti a tutta la cittadinanza, dove non si è discusso solamente della manifestazione di domani ma anche dell'appuntamento con tutti gli "indignados" italiani il 15 ottobre a Roma per la Giornata internazionale della Rabbia.[MORE]

Matteo Lupoli, ultimo anno al Liceo Scientifico Copernico e rappresentante del collettivo, non ci sta ad essere etichettato come i coetanei spagnoli scesi in piazza: "Non rinnego questa definizione, però penso che non basti l'indignazione, ci vogliono anche delle proposte per la costruzione di un'alternativa". Precarietà della scuola, tagli, caro libri, la mancanza di apertura delle scuole agli studenti sono alcune delle ragioni della protesta, ma molto sentita è anche la crisi e la paura per il futuro che i ragazzi vedono sempre più incerto. "Solo con la riconquista degli spazi a noi negati e condividendo percorsi e idee si potrà arrivare a una risposta alternativa alla crisi", spiega Matteo.

Alle 18 si è tenuto convegno su "Dal mondo della formazione verso la Globalrevolution" con testimonianze di ragazzi del Knowledge Liberation Front appena arrivati da Tunisi e Barcellona, a seguire uno spettacolo teatrale e alle 23 la proiezione di "NextStop Lampedusa" di Nicola Angrisano.
"E’ stata una notte di parole e confronti in cui abbiamo preparato la manifestazione di domani - racconta Matteo - il primo corteo scolastico di quest'anno. Non sarà il solo: prevediamo un autunno molto caldo, più di quello dello scorso anno".

Eleonora Braghiroli