Pubblica Istruzione
Scuola: +49% alunni con disabilità negli ultimi 10 anni
Scuola: +49% alunni con disabilità negli ultimi 10 anni. Dati Tuttoscuola. 74 mila i prof di sostegno, la metà precari.
ROMA, 15 NOV - Il numero degli alunni con disabilità nelle classi italiane è cresciuto a dismisura negli anni. Nell'ultimo decennio si è incrementato del 49%, passando da 181 mila a 269 mila. Secondo le stime di Tuttoscuola, di questi 269 mila alunni con disabilità, 117 mila si trovano in classi per le quali è stata disposta la didattica a distanza.
L'ultimo DPCM ha previsto la possibilità della frequenza in presenza per gli alunni con disabilità (e per quelli che devono utilizzare i laboratori) "in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali".
Il Ministero dell'istruzione ha invitato - in una circolare contenente indicazioni sull'applicazione del DPCM - gli istituti scolastici ad assicurare il "coinvolgimento anche, ove possibile, di un gruppo di allievi della classe di riferimento, che potrà variare nella composizione o rimanere immutato, in modo che sia costantemente assicurata quella relazione interpersonale fondamentale per lo sviluppo di un'inclusione effettiva e proficua". Tuttoscuola calcola che sono circa 74mila i docenti di sostegno che il DPCM 3 novembre e l'ordinanza del Ministero della Salute obbligano ad operare a distanza per i 117mila alunni con disabilità affidati, fatta salva la possibilità per questi di frequenza in presenza solo per loro.
Rappresentano oltre il 43% dei 172 mila docenti di sostegno in servizio l'anno scorso nelle scuole statali. Ci sono criticità purtroppo consolidate, a cominciare dal crescente incremento dei posti "in deroga" assegnati per legge a docenti precari. Alla situazione di precarietà dei posti in deroga va aggiunta quella di circa il 15-20% di posti di sostegno stabili vacanti in attesa della conclusione dei concorsi e assegnati a docenti con contratto annuale a tempo determinato.
Complessivamente secondo Tuttoscuola si può quindi ritenere che almeno la metà dei docenti di sostegno in servizio abbia un rapporto di lavoro a tempo determinato; tra i 74mila costretti ad operare a distanza non meno di 37 mila sono docenti precari. A quasi tutti sono stati affidati alunni diversi rispetto all'anno scorso. Un numero imprecisato di quei docenti di sostegno precari è anche privo di specializzazione.