Estero
Scoppia autobomba: feriti due soldati italiani a Farah
FARAH, 27 MAGGIO 2013 - La straziata e angariata Afghanistan è sotto assedio, i talebani sono pronti a riprendersi il potere a tutti i costi e lo fanno con i qualsiasi mezzo abbiano a disposizione, che sia lecito o meno, mixando i principi della legge islamica alla vera e propria dittatura.
Ultimo atto terroristico in ordine di arrivo alle ore 8.50 ora locale (6.20 ora nostrana). Una lince con a bordo alcuni militari dell’esercito italiano e afgano, Transition support unit south e l'Afghan national army erano in convoglio a trenta chilometri da Farah, città ad ovest nella nazione, zona da sempre conosciuta come violenta e sotto il controllo dell’arma italiana, ed infatti è proprio lì che è scoppiato un ordigno.[MORE]
Le fiamme divampate a causa di un’automobile civile che improvvisamente è saltata in aria. Nella deflagrazione sono rimasti feriti con lesioni da schegge, non gravi e pertanto fuori pericolo, come afferma lo Stato maggiore della Difesa, il caporal maggiore scelto Marco Millocca, trapanese di 34 anni, e il primo caporal maggiore Vincenzo Fontana, venticinquenne, originario di Villabate (Palermo).
Entrambi appartenenti al 6/o reggimento Bersaglieri di Trapani, sono stati trasportati immediatamente all'ospedale da campo.
Qualche ora dopo l’attentato, è giunta la rivendicazione dell’atto per mano degli integralisti islamici. Tramite comunicato, Qari Yousuf Ahmadi, portavoce dei ribelli maomettani ha dichiarato la loro responsabilità nell'attacco kamikaze vicino a Bala Boluk e sostenendo inoltre che "cinque italiani siano morti"(notizia tuttavia falsa).
(foto: www.ilmessaggero.it)
Rosalba Capasso