Salute
Scoperto 'tallone d'Achille' del tumore: nella sua eterogeneità i rimedi per sconfiggerlo
WASHINGTON, 05 MARZO 2016 – Ci sarebbe un modo per stimolare il nostro sistema immunitario ad annientare i tumori: questo quanto scoperto da un gruppo di ricercatori dell'University College di Londra.[MORE]
L’innovativo metodo consente di rintracciare i tratti distintivi ovvero il "tallone d'Achille" del tumore. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Science e potrebbe costituire il primo passo verso una rivoluzione dell'immunoterapia oncologica. Il metodo proposto potrebbe essere costoso, ma non è stato ancora testato sui pazienti. Ma i ricercatori sono ottimisti sulla funzionalità del metodo e prevedono di testarlo sui pazienti nei prossimi due anni. Gli studiosi sostengono che tutti i tentativi finora sperimentati per incentivare le difese immunitarie a sconfiggere il tumore, hanno fallito perché sbagliavano obiettivo: i tumori sono infatti costituiti da una varietà di cellule e quest’ultima sarebbe un ostacolo per il sistema immunitario che miri ad attaccare la malattia. L'eterogeneità del tumore, secondo i ricercatori, si dirama da una sorta di "tronco".
Il nuovo studio ha sviluppato un modo per scoprire i cambiamenti del "tronco" che fanno variare gli antigeni, cioè le proteine che sporgono dalla superficie delle cellule tumorali. L’identificazione degli antigeni consentirebbe di "indirizzare" meglio il trattamento immunoterapico. "Questo è eccitante", ha detto Charles Swanton, uno degli autori dello studio. "Ora siamo in grado di dare priorità e mirare agli antigeni dei tumori, presenti in ogni cellula, il tallone d'Achille di questi tumori altamente complessi", ha aggiunto. "Questo e' davvero affascinante - ha proseguito lo scienziato - e conduce la medicina personalizzata al suo limite assoluto, dove ogni paziente avrebbe un unico trattamento unico fatto su misura". Due i consigli suggeriti da questo studio: sviluppare vaccini anti-cancro per ogni paziente e individuare le cellule immunitarie che già colpiscono quelle mutazioni, moltiplicarle in laboratorio e iniettarle nuovamente nell'organismo.
Luna Isabella
(foto da pharmastar.it)