Salute
Scoperto il gene del tumore ovarico: ricerca tutta italiana
Il gruppo di scienziati dell’Università dell’Insubria a Varese, diretto dal Prof. Roberto Taramelli, ordinario di Genetica umana alla facoltà di Scienze, ha raggiunto un risultato eccezionale nel campo dell’identificazione ontogenetica, con uno studio, che sarà pubblicato a breve su Pnas. [MORE]
Si tratta del gene responsabile della formazione di tumori ovarici o meglio, il gene RNASET2, sarebbe, quando non è mutato responsabile del reclutamento di alcune cellule in grado di circoscrivere il tumore. E’ evidente che nelle donne malate di tumore ovarico questo gene è mutato, pertanto viene meno la corretta comunicazione cellulare, fatta di precisi segnali, in particolare nel richiamare i macrofagi, cellule coinvolte nella difesa dell’organismo da agenti estranei e nei meccanismi infiammatori. Questa scoperta auspica la possibilità di inviduare delle terapie sempre più mirate ed efficaci, tenuto conto che si tratta di una malattia che causa la morte di metà delle pazienti affette, a causa della sua sintomaticità.
L’equipe del Prof. Taramelli, è partita dal concetto di resistenza, cioè se è vero che ci sono un numero di pazienti che si ammalano è vero anche che ci sono donne che non si ammalano di tumore ovarico, allora da cosa dipende? Da un caso? In realtà responsabile di tutto è il nostro corredo genetico, che influenza a sua volta il micro-ambiente dell’organismo umano e che è influenzato anche dalle abitudini e dagli stili di vita a cui ogni donna si sottopone.