Scienza & Tecnologia
Scoperte tracce di vita su Plutone
MILANO, 27 DICEMBRE 2011 – Il telescopio spaziale Hubble ha scoperto l’esistenza, sulla superficie ghiacciata di Plutone, di composti a base di carbonio. Questi composti organici costituiscono, nientemeno, i “mattoni” della vita così come la conosciamo.[MORE]
Plutone, il pianeta nano, è formato da distese ghiacciate di metano, monossido di carbonio e di azoto che occupano l’intera superficie. I raggi ultravioletti che assorbono gli elementi chimici potrebbero essere stati prodotti quando la luce solare o le particelle subatomiche super-veloci conosciute come “raggi cosmici” arrivano a interagire con queste distese ghiacciate. Si pensa che tale fenomeno, l’assorbimento della luce ultravioletta, sia dovuto alla presenza di composti organici o di materia contenente azoto.
La scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori del Southwest Research Institute, guidato da Alan Stern, grazie al Cosmic Origins, il nuovo spettrografo installato a bordo del telescopio spaziale durante l’ultima missione di servizio nel 2009. Durante le misurazioni, portate a termine nel 2010, il team ha osservato un cambiamento nello spettro ultravioletto di Plutone rispetto agli ultimi rilevamenti, effettuati negli anni ’90. Questo potrebbe indicare che la superficie del pianeta stia cambiando, o che vi è stato un aumento della pressione atmosferica.
<<Si tratta di una scoperta emozionante perché gli idrocarburi complessi plutoniani e le altre molecole che potrebbero essere responsabili delle caratteristiche ultraviolette dello spettro riscontrate con Hubble potrebbero, tra l’altro, essere responsabili del colore vermiglio di Plutone>> ha dichiarato Stern.
Gaia Seregni
(In foto: Plutone, fonte: NASA's Hubble Space Teloscope)