Politica
Scontro sul Dl Lavoro, Poletti assicura: "Testo blindato"
ROMA, 22 APRILE 2014 – Dopo tante polemiche il Dl sul lavoro approda oggi alla Camera. Il provvedimento adottato dal governo, dopo le opposizioni di M5S e Forza Italia, deve fare i conti anche con i no di Ncd e Scelta Civica, i quali non hanno gradito le ultime correzioni apportate al decreto volute soprattutto dalla minoranza del PD.
«Il testo ha rispettato i contenuti fondamentali del decreto senza stravolgerlo – fa sapere il ministro Poletti – e ora serve un’approvazione rapida in modo da consentire il completamento di tutto l'iter parlamentare». Il testo definito “blindato” sia dal premier Renzi che dal ministro Poletti, entro il prossimo 19 maggio dovrà convertire il decreto legge approvato a metà marzo. Intanto nella giornata di ieri gran parte della maggioranza ha tenuto alta la temperatura. «Il decreto per come era impostato originariamente – polemizza Fabrizio Cicchitto di Ncd – è un punto essenziale della strategia economica del governo e noi ci batteremo perché in aula venga ripristinato». [MORE]
Dicevamo delle tante critiche che ha portato con se il Dl sul Lavoro. Tra queste, ci sono quelle di Andrea Mazzotta di Scelta Civica, il quale ha affermato come «gli emendamenti introducono vincoli burocratici e rischi di contenzioso per le imprese che andavano evitati». Le polemiche arrivano soprattutto in merito al capitolo apprendistato nonché a quello relativo ai contratti a tempo determinato. Su quest’ultimo dossier, infatti, Renzi ha aumentato da 12 a 36 mesi la durata massima dei contratti a termine per cui il datore non è obbligato a giustificare la ragione per la quale non assume a tempo indeterminato. Tuttavia, secondo il ministro Poletti, si tratta di modifiche che non fanno a modificare il decreto in maniera sostanziale.
Giovanni Cristiano