Calcio Serie B

Scontri tra tifosi forzano il rinvio della pre-vendita per Catanzaro-Sampdoria, i dettagli

La violenza tra i sostenitori della Sampdoria e del Genoa porta a misure cautelative: la vendita dei biglietti è posticipata in attesa di decisioni sulla sicurezza.

CATANZARO – La violenza tra i tifosi ha nuovamente colpito il calcio italiano, causando il posticipo della prevendita dei biglietti per la prossima partita tra l'US Catanzaro e la Sampdoria del 10 maggio 2024 ore 20,30. L'escalation di eventi violenti, culminati in un attacco con coltello a Genova, ha spinto i responsabili a prendere misure cautelative.

Ieri a Genova, nel quartiere di Nervi, la tensione tra i tifosi della Sampdoria e del Genoa è esplosa in violenza quando quattro ultrà blucerchiati hanno accoltellato un tifoso genoano in un bar lungo via Oberdan. La vittima, ferita a un braccio, è stata trasportata d'urgenza all'ospedale San Martino e ricoverata con codice giallo, indicativo di una condizione di media gravità. Nel corso dell'alterco, il locale è stato anche danneggiato.

Le forze dell'ordine sono intervenute prontamente, arrestando gli aggressori e trasportandoli in questura per ulteriori indagini. Questo episodio è solo l'ultimo di una serie di scontri che hanno messo in luce la crescente problematica della violenza nel calcio italiano.

In risposta a questi eventi, l'US Catanzaro ha posticipare la vendita dei biglietti per la partita del prossimo venerdì contro la Sampdoria. Un comunicato ufficiale del club ha confermato che la decisione è stata presa in attesa di ulteriori determinazioni dagli organi competenti, i quali sono al lavoro per garantire la sicurezza di tifosi e partecipanti.

Questo rinvio sottolinea la necessità di una riflessione più ampia sulle misure di sicurezza negli eventi sportivi e sul modo in cui i club e le autorità possono collaborare per prevenire tali episodi in futuro. L'impegno per la sicurezza dovrebbe essere una priorità assoluta, al fine di garantire che lo sport rimanga una fonte di passione e gioia, e non di violenza. (Immagine archivio)