Cronaca

Scontri Italia-Serbia: razzi acquistati a Genova

GENOVA - Dopo gli scontri avvenuti ieri sera a Genova, dove un gruppo di tifosi serbi ha creato panico nella città e causando l'interruzione della partita dopo pochi minuti, si cominciano a tirare le somme e a domandarsi se quanto accaduto si sarebbe potuto evitare oppure no.
Un fatto è palese: tra i tifosi della Serbia si sapeva benissimo che ci stava un gruppo che era arrivato in Italia non per seguire la propria nazionale. Quindi è mancato il giusto controllo delle forze dell'ordine prima di far entrare i tifosi nello stadio?[MORE]

Forse si, visto che uno dei capi ultras della tifoseria serba ha ammesso davanti i giornalisti del Tg Liguria Rai che i razzi erano stato acquistati sul posto. "I razzi li abbiamo comprati a Genova, in un negozio di nautica, poi li abbiamo messi nella cintura dei pantaloni, sotto la maglia e siamo andati allo stadio". Poi ha aggiunto: "Non siamo nazisti, ma nazionalisti e contro l'entrata della Serbia nella Ue e l'indipendenza del Kosovo. Genova era il palcoscenico ideale per le nostre idee. A Belgrado c'è la dittatura, e là non possiamo manifestare". La domanda sorge spontanea: i poliziotti in servizio allo stadio perchè non hanno perquisito i tifosi prima del loro ingresso? Per l'ennesima volta si fanno tante parole, sempre però a fatto compiuto.