Scontri ad Aleppo, missili del regime provocano 141 morti, di cui 71 bambini
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ALEPPO, 26 FEBBRAIO 2013 - Una strage d'innocenti, i numeri delle vittime colpite dai missili, lanciati dall'esercito siriano nelle aree dove vi sono i ribelli, sale: 141, di cui 71 sono bambini. Lo riferisce l'organizzazione per i Diritti Umani. Senza pietà, senza scrupoli, le vite diventano numeri di morti che salgono, non si fermano, e gli spari sono tragiche ninna nanne che addormentano per sempre. [MORE]
E' il drammatico scenario di un regime che non guarda in faccia, che non ascolta le urla dei bambini, i pianti, il dolore. E' lo scenario che in questi giorni vede protagonista la Siria. Ancora scontri nelle ultime ore, scontri violenti che hanno il prezzo della vita. I comitati locali di coordinamento degli attivisti, hanno riferito degli intensi ed ininterrotti scontri che sono in corso ad Aleppo tra i ribelli e le forze lealiste. Gli attivisti parlano di scontri avvenuti attorno al Palazzo di Giustizia. Fonti anti regime, aprono la vista su immagini raccapriccianti annunciando "molte famiglie sono bruciate sotto le macerie" a causa dei razzi che ieri hanno colpito la zona est di Aleppo.
Una tragedia che non può passare inosservata, alla quale non bisogna esserne indifferenti. Il direttore regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e Nord Africa, Maria Calivis, ha annunciato il suo sgomento dinanzi a queste barbarie. "L'Unicef condanna questi attacchi nel modo più assoluto, e ancora una volta invita tutte le parti a garantire che i civili, e in particolare i bambini, siano protetti, in ogni momento, dal conflitto".
(Fonte Ansa e Corriere della Sera)
(immagine da Lettera43.it)
Rossella Assanti