Estero

Scontri a Bengasi: 14 vittime e 51 feriti

 BENGASI, 25 NOVEMBRE 2013 - Violenti scontri tra le truppe libiche filo-governative e un gruppo armato jihadista hanno fatto registrare almeno 14 morti e una cinquantina di feriti. L’esercito libico aveva proclamato lo “stato d’allerta” a Bengasi e aveva chiamato rinforzi, subito dopo l’inizio dei tumulti. I combattimenti sono cominciati quando le unità speciali dell’esercito hanno inseguito un sospettato in una zona dove Ansar al-Sharia gestisce i propri posti di blocco. Il gruppo filo-al Qaida è considerato responsabile dell’attacco al consolato della città nel 2011, quando perse la vita anche l’ambasciatore USA, Chris Stevens.

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Si parla di vera e propria guerriglia, a colpi di armi pesanti, compresa l’artiglieria. Gli stessi scontri sembrano essere legati anche all’incontro tra il premier libico Ali Zeidan e il segretario di stato americano, John Kerry, riuniti a Londra per parlare della stabilità della Libia. “Questo è un momento cruciale per la Libia, che si trova davanti un’importante sfida economica e legata alla sicurezza”, ha dichiarato Kerry. “Il Regno Unito e gli Stati Uniti sono ancora pronti a dare il proprio sostegno alla Libia”, ha proseguito, concludendo l’incontro. L’impegno è stato sottolineato anche dal capo del Foreign Office, “aiuteremo il governo libico”, senza entrare però nei dettagli.

Foto: aljazeera.com

Dino Buonaiuto