Cronaca

Scomparso sabato, ritrovato impiccato ieri a Statte (Taranto)

STATTE (TA) - In Puglia non c’è pace per gli scomparsi. Sembra davvero essersi estesa lungo tutta la Regione una lunga ombra gialla, fatta di fughe, alcuni piacevoli ritorni ed atroci ritrovamenti di cadaveri. Ancora da smaltire la tragica vicenda di Sarah Scazzi eccone subito un’altra, sempre nel tarantino, a Statte, conclusasi ieri nella maniera più triste.
Vito Russo, fruttivendolo 45enne, scomparso da sabato scorso è stato trovato impiccato ad un albero nelle campagne del paese in cui viveva.[MORE]
Ignoti i motivi del gesto se si pensa all’evoluzione che ha avuto questa triste storia: “Mangiate pure senza di me, vengo più tardi” è l’ultimo sms inviato alla moglie, tre giorni fa.
Erano andati a fare la spesa assieme, i due coniugi, al mercato rionale dei Tamburi quando l’orologio segnava le ore 10 del 9 ottobre. Poi l’uomo ha preso la sua auto, lasciando la moglie da sola a fare compere.
“Ci vediamo tra un’oretta”, frase a cui la signora non ha dato alcun peso come alla successiva “Prendi il pullman per rientrare a casa, devo fare un servizio”, pronunciata al cellulare.
A pranzo Vito Russo si premura di avvisare del suo ritardo i familiari: “Mangiate pure senza di me, vengo più tardi”.
Nulla di strano, pensano, imputandone l’assenza a motivi lavorativi
Poi però anche in serata di Vito Russo non se ne intravede l’ombra e così la moglie inizia a preoccuparsi, telefonando ad amici e parenti.
L’ultimo avvistamento c’era stato alle 16 al bar presso il distributore Esso lungo la statale 106 Jonica.
Un normalissimo caffè lì dove lavora il cognato, fratello della moglie e nelle immediate vicinanze di un deposito dove era parcheggiato il camion con cui Russo lavorava.
Intanto il cellulare aveva smesso di squillare e l’ Opel Astra bianca svanita nel nulla.
Entrambi questi oggetti son stati ritrovati ieri, accanto al corpo senza vita di Vito Russo.

[nella foto da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Vito Russo]