Sciame sismico a Catanzaro, l’allerta resta alta: “Fondamentale puntare sulla prevenzione”
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Sciame sismico a Catanzaro, l’allerta resta alta: “Fondamentale puntare sulla prevenzione”

martedì 25 marzo, 2025

CATANZARO – Prosegue lo sciame sismico nella provincia di Catanzaro. Un fenomeno che, sebbene al momento si mantenga entro soglie contenute, richiama l’attenzione degli esperti e delle istituzioni sull’importanza della prevenzione e della corretta gestione dell’emergenza sismica. Se ne è parlato nel corso di un incontro tecnico promosso dal Dipartimento regionale di Protezione Civile, svoltosi alla Cittadella regionale, con la partecipazione dei dirigenti scolastici del territorio.

Il geologo La Rocca: “In Calabria il rischio sismico è tra i più alti d’Italia”

«Quando un terremoto è di breve durata e di lieve entità non bisogna spaventarsi», ha spiegato il professore Mario La Rocca, docente di Geofisica e direttore del Laboratorio Sismico dell’Università della Calabria. «Dopo diversi giorni di sciame possiamo fare il punto: gli eventi sono rallentati ma lo sciame non è ancora concluso».

Il geologo ha chiarito che questi fenomeni sono frequenti in molte aree del mondo e, solo raramente, anticipano eventi sismici più forti. «Purtroppo – ha aggiunto – non abbiamo strumenti scientifici in grado di prevedere se uno sciame evolverà in un terremoto significativo».

La Calabria, ha sottolineato La Rocca, è una regione ad altissimo rischio sismico, e proprio per questo «la prevenzione è la nostra unica arma». Secondo l’esperto, è necessario sensibilizzare la popolazione e contrastare la disinformazione, soprattutto quella che circola sui social. «Ogni anno si registrano almeno un paio di sciami sismici nella regione, e l’area attualmente interessata – tra la Sila e l’Istmo di Marcellinara – potrebbe allargarsi, anche se di norma l’epicentro resta localizzato».

Protezione Civile: “Allerta sì, panico no. Le scuole hanno reagito bene”

Il dirigente della Protezione Civile regionale, Domenico Costarella, ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la vigilanza senza però cadere nel panico. «Il panico non aiuta a ragionare lucidamente. Finora le scuole hanno reagito correttamente allo sciame, grazie anche all’implementazione dei piani di evacuazione. Ma questi momenti di confronto servono a prepararci a eventuali scenari futuri».

Presenti all’incontro anche il viceprefetto di Catanzaro, Vito Turco, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Giuseppe Bennardo, e Cristiano Masciari in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Viceprefetto Turco: “Verificare vulnerabilità e agire in sinergia con i Comuni”

Secondo Turco, «la prevenzione deve partire dalla verifica delle vulnerabilità strutturali. Ogni istituto deve conoscere i propri limiti e lavorare in sinergia con le amministrazioni comunali per una pianificazione omogenea. Se le strutture sono sismicamente adeguate, paradossalmente, restare a scuola può essere più sicuro che uscire per strada».

Vigili del Fuoco: “Evacuare solo se necessario, non durante la scossa”

Il comandante Bennardo ha evidenziato l’importanza di una corretta gestione dell’evacuazione: «L’uscita deve essere guidata da segnali chiari. Non si evacua nell’immediato della scossa, ma solo se si verificano danni o condizioni di rischio reale. E soprattutto, bisogna sapere dove portare in sicurezza gli studenti».

Masciari (USR): “Serve equilibrio tra rischio reale e paura emotiva”

Infine, Cristiano Masciari ha invitato a distinguere tra la gestione del rischio sismico e quella del “terremoto emotivo” che colpisce gli studenti: «Un evento geologico genera ansia, ma gli insegnanti devono essere formati per mantenere la calma. Gli esperti ci rassicurano sul fatto che, al momento, non ci sono motivi di allarme. Il rischio zero non esiste, ma possiamo contare su figure competenti che ci aiutano a gestire al meglio la situazione».


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