Politica
Schittulli contro le delibere emergenziali della sanità. Ospedali pugliesi Ko
BARI- Ore di angoscia per chiunque viva ogni giorno tra i corridoi delle strutture ospedaliere. Ieri mattina, in Palazzo di città a Bari, s’è tenuta la Conferenza dei sindaci del barese per il confronto sugli accorpamenti previsti dal piano di riordino sanitario e sui tagli che sottrarranno ai centri di cura 2200 posti letto.[MORE] Triggiano da 125 passerà, tanto per intenderci, a 90 posti letto. Bitonto vedrà chiuso il reparto di lungodegenza, radiologia e cardiologia a mezza giornata. Conversano, con il suo Jaia , vedrà capitolare i servizi sanitari al minimo. Ma non sono gli unici esempi. Tommaso Fiore, Assessore alle Politiche della Salute e presente, ieri mattina, al tavolo della conferenza sul piano di rientro ospedaliero, dice la sua. “ Pensavamo di procedere con più tranquillità ma questo non è un piano di riordino bensì di rientro, che ci lega le mani”. Fiore insomma congela le intenzioni e s’incaparbisce nell’unica soluzione a suo dire possibile: percorrere la strada delle misure di contenimento , attraverso l’emanazione di delibere emergenziali, perché di questo si tratta . La città di Noci non verrà sottratta alla ragnatela: è destinata a diventare un centro di riabilitazione post-acuzie. Neanche il San Paolo e il Di Venere di Bari verranno salvati dalla morsa. Schittulli, da oncologo, ha trovato questi calcoli inaccettabili. “I sacrifici richiesti a Bari e in tutto il barese sono pesantissimi . Allora come mai la Regione investe 120 milioni per il San Raffaele di don Verzé di Taranto?” . Dopo il suo intervento ha chiesto quindi di fare il più possibile per prorogare l’approvazione definitiva del piano ad un altro momento, ovvero quello seguente ad un esame approfondito degli enti locali. Evidentemente, è stato il “NO” secco dell’assessore Fiore poi ad inasprirlo fino al punto da abbandonare la riunione e sbattere la porta. Al momento, la decisione rimane la seguente: soltanto i casi d’indubbia gravità potranno essere ricevuti negli ospedali. Per tutto il resto, bisognerà ricorrere alle Rsa e al potenziamento dell’assistenza domiciliare.
In foto, il Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli