Estero

Scherzi da Google

CALIFORNIA (USA), 1 APRILE 2013 Google Olezzo. Google cala la carta vincente e spiazza la concorrenza con una tecnica rivoluzionaria, in grado di far percepire gli odori di luoghi e oggetti tramite i prodotti hi-tech abitualmente in uso: smartphone, tablet e personal computer. Clamoroso? Sì, ma il clamore non è tanto quello che susciterà la rivoluzionaria tecnologia google, quanto quello prevedibile del “Pesce d’aprile” messo su in maniera scientifica dalla frangia più burlona del colosso californiano di Mountain View .

La “trappola” è tesa da stamane a tutti quelli che si avventurino a cercare qualcosa sul motore di ricerca più cliccato del mondo. “Novità! Che strano odore, cos’è?” Questa la scritta che compare sotto la striscetta di ricerca. E poi ancora: “Scoprilo con Google Olezzo”. Come resistere al click disvelatore? Impossibile! Ecco allora che cliccando si “atterra” su di una landing page curata nei minimi dettagli. Si viene così a scoprire che Google ha indicizzato milioni di metri quadri di atmosfera tramite i propri veicoli Street Sense, per catturare ogni genere di odore. Si viene anche rassicurati sulla compatibilità con i sistemi Android, grazie all’alta risoluzione di Smell 1.8 e successive versioni. La pagina Google dedicata significativamente al "profumo dell'innovazione" continua poi a scavare nella curiosità dei navigatori, con un ben piazzato "Scopri gli aromi: il Google Aromabase contiene oltre 15 milioni di scentibyte!"

Un “pesce d’Aprile” da XXI secolo avanzato, non c’è che dire. Realizzato con uno studio che si intuisce attento anche ai minimi dettagli. A mezzogiorno di una Pasquetta dal tempo incerto quanti saranno gli internauti che collegheranno la mirabolante news di Google alle tradizioni burlesche del primo giorno di aprile? Da una rapida navigazione in rete non sembrerebbero in tanti, almeno in Italia. Un dubbio inizia ad attanagliarmi. Che sia vero?

Alla fine, quel minimo di conoscenze informatiche di cui ognuno di noi è ormai dotato porterebbe ad escludere che, per ora, sia possibile quanto decantato dalla sommità di Mountain View, mitizzata sede di Google. La notizia rimane quindi, in mancanza di ulteriori rettifiche in corso di giornata, quella che può così sintetizzarsi:  “Google ci ha giocato lo scherzetto”. Se così non fosse, lo scherzetto sarebbe ugualmente riuscito, ma solo a danno di chi scrive. A prova di rettifica, rimane invece l’augurio di una buona Pasquetta, quest’anno coincidente con il giorno degli “scherzetti”, a tutti i lettori di Infooggi[MORE]

Raffaele Basile