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Scelta Civica a Letta: "verifica la maggioranza". Napolitano: «Monti vuole essere uno stimolo»

ROMA, 1 LUGLIO 2013 - Tempi difficili ed agitati per il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Oltre alla paura recondita, nutrita in queste ultime settimane, verso la possibile scelta di Berlusconi di togliere la fiducia all’esecutivo di governo, adesso il premier deve fare i conti con un inaspettato quanto improvviso annuncio del “professor” Monti.[MORE]

L’ex premier, ieri, attraverso il proprio profilo facebook, ha difatti sorpreso tutti: «mi sento in dovere - ha scritto in un post - di affermare che, senza un cambio di marcia, non riteniamo di poter contribuire a lungo a sostenere una coalizione affetta da crescente ambiguità».

Insomma, l’aut-aut di Mario Monti è chiaro e non necessita particolari interpretazioni: o il governo cambia passo e accelera sulle riforme oppure si va tutti a casa. E a scanso di equivoci, giusto per far capire al premier Letta che l’annuncio di Monti non è stato un pensiero isolato in un “tranquillo” pomeriggio d’estate, Scelta Civica, l’espressione politica che fa capo allo stesso “professore”, ha inviato quest'oggi, a firma dei suoi capigruppo alla Camera e al Senato, rispettivamente Lorenzo Dellai e Gianluca Susta, una lettera al premier Letta. 

«Proprio perché Scelta Civica - si legge nella lettera - prima di altri, ha ritenuto che un momento di tregua nella contesa politica potesse recuperare l’indispensabile coesione per affrontare le grandi difficoltà che abbiamo di fronte, e proprio perché riteniamo che questo clima di collaborazione debba continuare in presenza di una frammentazione politica non superata, chiediamo – scrivono i due parlamentari – di organizzare una serie d’incontri politici tra le forze parlamentari che sostengono il governo da te presieduto per precisare nei dettagli il “patto di governo” che ci lega in questa maggioranza».

Insomma, Scelta Civica, pur ribadendo «stima e rinnovata fiducia», avanza al premier Letta una precisa richiesta di maggiore chiarezza nei programmi che il governo intende portare avanti, poiché, si continua a leggere nella lettera, «l’intensità del lavoro parlamentare che accompagna questa delicata stagione politica, richiede, a nostro avviso, una più puntuale definizione del programma di governo, sulla base delle indicazioni formulate al momento della presentazione dello stesso alle Camere».

Sulla vicenda è intervenuto, puntualmente, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che da Zagabria ha espresso la propria opinione: «Faccio molta fatica a prestare al professor Monti un volto minaccioso. Penso che voglia giocare un ruolo di stimolo nei confronti del governo». Dunque, parole quelle pronunciate dal presidente Napolitano che tendono senz’altro a smorzare i toni e che, a conclusione del suo intervento, invitano ancora una volta ad una maggiore coesione. «Vedremo – ha difatti aggiunto Napolitano – cosa risponderanno i partner. L’importante è operare con serenità, prescindendo dalle polemiche politiche che per altro si svolgono al di fuori del governo. Lo coinvolgono come oggetto ma non caratterizzano i rapporti tra le forze politiche che lo sostengono».

(Immagine da controlacrisi.org)

Giovanni Maria Elia