Scandalo vertici Ue, ecco i dettagli

Marco Rispoli
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L’Unione Europea, è un’unione politica ed economica sovranazionale che ha come scopo quello di garantire una piena economia di mercato e una piena occupazione nel rispetto dei seguenti valori: “libertà, giustizia, sicurezza”. Tra i suoi scopi abbiamo altresì la protezione dei consumatori,la garanzia e la tutela delle libertà fondamentali nonché dei diritti,la promozione della pace e il progresso tecnologico. 

Si presuppone che un organismo internazionale  di tale portata sia dotato di una certa indipendenza e imparzialità nella gestione dei propri affari e di quelli di altri Stati con cui ha relazioni. Ma non è così. Recentemente la stessa è oggetto di uno scandalo “quatargate” che potrebbe minare la sua struttura e il suo mantenimento in vita. 

Tale scandalo che ha coinvolto l’istituzione del parlamento europeo si fonda su un presunto giro di tangenti giunte dagli Emirati Arabi e dal Marocco con lo scopo di influenzare verso i propri interessi la politica europea e far si che l’immagine dei due Stati sia la migliore a livello internazionale di quella che è in realtà. In  tale scandalo sono coinvolti numerosi europarlamentari tra i quali spuntano i nomi di Eva Kaili e Antonio Pnzeri del Pd. 

Ma da cosa è stato determinato tale scandalo? Secondo gli inquirenti dello Stato Belga  dalla necessità del Qatar e del Marocco di influenzare e orientare le scelte politiche di Bruxelles verso i propri interessi. Le indagini sin ora portate avanti portano a due piste ufficiali una del Qatar con la proposta sull’esenzione dei visti ai cittadini degli Emirati di viaggiare in Europa in modo libero  e tale misura risulta già essere approvata dalla commissione europea.

Lo scopo degli Emirati era quello di “ammorbidire” le posizioni, nonché bloccare le pressioni europee sul rispetto dei diritti dei lavoratori e sulla necessità di far sviluppare i diritti civili all’interno del Paese. Sino ad ora non esistono nel Qatar e non vengono rispettati i diritti fondamentali che nel lavoro danno tutela e dignità all’uomo.

Per quanto concerne il Marocco invece sono stati portati avanti accordi sulla pesca e sui territori del Sahara Occidentale rivendicato da Rabat sotto la propria sovranità. Considerando che la situazione di legittima appartenenza di questi territori risulta essere incerta e nebulosa.

Possiamo presupporre che ci sia un giro di corruzione a livello internazionale ? Spetta agli inquirenti dimostrarlo, ma in ogni caso a livello di politica internazionale l’immagine dell’Europa risulta essere gravemente macchiata.

L’Unione Europea si fonda su beni giuridici che sulla carta sono i più belli al mondo: “ rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, giustizia, uguaglianza, pluralismo, tolleranza”. 

In tale incresciosa vicenda emerge che la democrazia, l’uguaglianza tra Stati e la giustizia ma soprattutto la libertà  risultano essere condizionate vergognosamente dal denaro e dal potere economico che le denatura e le storpia.“Quando un governo dipende dai banchieri per il denaro, questi ultimi e non i capi del governo controllano la situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve… Il denaro non ha madrepatria e i finanzieri non hanno patriottismo né decenza; il loro unico obiettivo è il profitto.” (Napoleone Bonaparte).  

I  soldi utilizzati per commettere il reato venivano riciclati nella Ong di Panzeri andando a macchiare il nome generale di tutte le Ong che magari hanno come scopo quello di aiutare il prossimo e tutte le popolazioni bisognose che in alcuni Stati vedono lesi i propri diritti. Da questa vicenda saranno viste con sospetto dalla generalità della popolazione europea. Se vi è stato lo scandalo con il Qatar e con il Marocco possono le scelte Europee essere state influenzate anche sulla posizione in Ucraina?  

Molta nebbia e molta incertezza aleggia nelle stanze di Bruxelles che dovrà essere diradata pena la perdita di fiducia degli elettori nelle istituzioni quando vi saranno le prossime elezioni.

Marco Rispoli

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Scritto da Marco Rispoli

Giornalista di InfoOggi

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