Cronaca

Scandalo urbanistico a Usmate Velate: Ex Geometra di Berlusconi tra i nove arrestati

Nove individui, di cui otto imprenditori e un funzionario comunale, sono stati arrestati nell'ambito di un'operazione che ha messo in luce un intricato sistema di tangenti e influenze nell'ambito urbanistico. L'indagine, condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con la Procura di Monza, ha portato alla luce una rete di corruzione che coinvolgeva il dirigente tecnico del Comune di Usmate Velate, Antonio Colombo, e una serie di imprenditori locali.

La vicenda ruota attorno alla modifica della destinazione d'uso di terreni agricoli, trasformandoli in aree edificabili e produttive, attraverso il lavoro di Colombo, che avrebbe agito in cambio di consistenti tangenti. Le modifiche, poi approvate dal Consiglio comunale, sarebbero avvenute senza sollevare alcun sospetto all'interno dell'amministrazione comunale.

Tra gli arrestati figura Francesco Calogero Magnano, noto geometra e ex collaboratore di Silvio Berlusconi, insieme ad altri imprenditori della zona. Colombo, responsabile della tecnostruttura 'Territorio e Ambiente' del Comune, è stato posto in stato di arresto, mentre altri due imprenditori sono detenuti in carcere, mentre gli altri sono agli arresti domiciliari.

L'inchiesta, che ha avuto inizio nel 2022, ha evidenziato un sistema corruttivo che si sarebbe protratto nel tempo, senza destare sospetti all'interno dell'amministrazione comunale. Le prove raccolte hanno indicato che Colombo avrebbe ricevuto tangenti per favorire modifiche al Piano di Governo del Territorio a vantaggio degli imprenditori coinvolti, aumentando così il valore dei loro terreni.

Le tangenti, stimabili intorno ai 200 mila euro, venivano incassate attraverso la Berfin srl, una società ufficialmente gestita dalla compagna e dal cognato di Colombo. Francesco Magnano, a sua volta, sarebbe stato coinvolto come intermediario tra Colombo e alcuni imprenditori per il pagamento delle tangenti.

L'operazione ha portato al sequestro di circa 243 mila euro agli indagati, oltre a ulteriori 700 mila euro collegati a sette società riconducibili agli arrestati. L'inchiesta potrebbe ancora portare a nuove scoperte e ad ulteriori implicazioni nell'ambito dello scandalo urbanistico che ha scosso Usmate Velate. (Ansa)