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Catanzaro 7agosto 2012 - “Quello che abbiamo visto nella palestra della scuola elementare “Murano” a Catanzaro Lido è una combinazione di speranza e solidarietà che da un lato ci responsabilizza ulteriormente sul dovere civico di intervenire a sostegno dei 42 migranti arrivati sulle nostre coste sabato scorso, e dall’altro ci inorgoglisce per lo spirito di accoglienza che la nostra gente sa sempre dimostrare aprendosi alla sofferenza nella comprensione. Ma le difficoltà di coordinamento dell’intervento umanitario e sanitario che abbiamo potuto registrare dal confronto con i volontari, ci porta ad avanzare una serie di riflessioni sull’opportunità di studiare un piano di emergenza di protezione civile che possa estendersi anche ad altre ipotesi di intervento urgente come nel caso di terremoti o alluvioni”.[MORE]
E’ quanto affermano il capogruppo comunale del Partito democratico a Palazzo de Nobili, Salvatore Scalzo e il consigliere democratico Franco Passafaro, alla presenza di Michele Gigliotti e del segretario del circolo del Pd di Lamezia Terme Tonino Barberio che sono dirigenti democratici ma prima di tutto avvocati attivi nel settore dell’accoglienza ai rifugiati e richiedenti asilo, che ieri sera hanno visitato gli immigrati sbarcati nella notte tra sabato e domenica sulla spiaggia di Bellino. Il più giovane ha 35 anni: sono ragazzi provenienti per lo più da Afghanistan e Pakistan, parlano perfettamente inglese, tranne uno, e provengono da Paesi afflitti dalla guerra civile, da città in fiamme dove hanno perso la famiglia, il lavoro, la speranza in un futuro possibile. “L’arrivo di questi giovani migranti ha colto alla sprovvista la nostra amministrazione, sebbene fenomeni migratori di questo tipo non siano nuovi alle nostre coste – hanno affermato Scalzo e Passafaro -. Nonostante la presenza della Croce rossa che ha garantito la massima efficienza nell’assistenza, e dei vigili urbani, dopo i controlli di rito delle forze dell’ordine, queste 42 persone sono rimaste chiuse nella palestra della scuola di Murano senza avere bagni a disposizione. Hanno potuto affrontare la propria permanenza in una terra straniera dalla quale sognano accoglienza e la possibilità di un futuro diverso, che nel loro caso significa sopravvivenza visto che hanno lasciato paesi in guerra, grazie alla solidarietà del vicinato: la nostra gente ha portato generosamente abiti e ciabatte, sono arrivati generi di prima necessità. Il quartiere, a partire dalla famiglia dei custodi della scuola, ha saputo aprirsi con generosità senza paura della diversità. Quello che duole registrare – affermano ancora i due amministratori del Pd – è la mancanza di coordinamento e di tempestività negli interventi di soccorso e sistemazione, basti pensare che solo quattro bagni chimici sono arrivati nella tarda serata di lunedì e che 42 persone hanno dovuto adattarsi ad usare il singolo bagno della palestra, impraticabile per il caldo almeno fino a quando l’assessore alla Pubblica istruzione, Patrizia Carrozza, in seguito ad un sopralluogo, ha stabilito che potevano essere rotti i vetri dei finestroni per favorire la circolazione dell’aria. A quanto ci risulta il sindaco e altri componenti della Giunta hanno effettuato un solo sopralluogo, e la routine di controlli e accoglienza è stata affidata all’operato della Croce rossa e dei vigili urbani. Quello che ci preoccupa è la mancanza di un’azione articolata di intervento, un piano di emergenza di protezione civile che possa gestire per tempo calamità naturali, a partire dai terremoti. Alla luce di quanto accaduto – concludono i consiglieri comunali del Pd – il nostro Comune non sarebbe pronto ad affrontare alcun tipo di emergenza-urgenza che potrebbe essere affrontata per tempo con una attenta pianificazione logistica. Occorre ragionare al più presto su queste carenze, a partire da un luogo nel nostro territorio che sia attrezzato ad accogliere ulteriori sbarchi di migranti che il panorama politico ed economico del sud del mondo non escludono affatto, lasciando intuire frequenti e successivi approdi di fortuna sulle nostre coste”.