ROMA, 12 MAGGIO 2014 – Sotto sequestro i fascicoli rinvenuti a Roma, Imperia e a villa ligure di Diano Calderina appartenenti a Renato Scajola. Il materiale rinvenuto è stato della massima importanza per i pm di Reggio Calabria e ha consentito l’arresto dell’ex deputato di Forza Italia accusato di complicità con la ‘ndragheta.
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Secondo i magistrati, i fascicoli erano conservati in maniera quasi maniacale e avevano come oggetto politici, imprenditori e molti personaggi di spicco italiani. Oltre agli archivi riscontrati, nel mirino degli investigatori ci sono molti movimenti finanziari, a partire da quelli rinvenuti dalla Dia nell’abitazione di Fiordelisi a Sanremo, riguardanti i trasferimenti di denaro sui conti di Chiara Rizzo, moglie di Matacena, che ammontano circa ad un milione di euro.
Matacena, ex parlamentare Pdl, è attualmente latitante a Dubai accusato, insieme a Scajola, per “concorso esterno in associazione mafiosa” insieme a sua moglie Chiara Rizzo, che è stata arrestata ieri all’aeroporto di Nizza e si era detta pronta a costituirsi. Al centro dell’indagine, alcune intercettazioni criptiche riguardanti la separazione con Matacena e l’amicizia che lega Rizzo con Scajola già da quando suo marito era parlamentare. L’udienza di convalida dell’arresto si terrà oggi a Nizza e sarà propedeutica per consentire, da parte delle autorità francesi, l’estradizione di Chiara Rizzo in Italia; la donna è attesa dai pm di Reggio Calabria per le sue dichiarazioni.
Erica Benedettelli
[immagini da giornalettismo.com]
