Estero

Isis: decapitato uno degli ostaggi giapponesI

ROMA, 24 GENNAIO 2015 - Secondo quanto riportato da Nippon Television Network, sarebbe iniziato il conto alla rovescia per l’esecuzione dei due ostaggi giapponesi in mano all’Isis, il giornalista Kenji Goto (47 anni) e il contractor Haruna Yukawa, rispettivamente di 47 e 42 anni: è scaduto ieri mattina (alle 6:50 ore italiane) l’ultimatum di 72 ore lanciato dai rapitori al governo di Tokyo per il pagamento del riscatto di 200 milioni di dollari.

Yasuhide Nakayama, il viceministro degli Esteri, ha ribadito l'impegno dell’esecutivo nel trovare una soluzione a questa drammatica emergenza: «È un percorso molto difficile - ha dichiarato - quello per ottenerne il rilascio, malgrado vi siano più strade, ci stiamo concentrando nel valutare più volte le informazioni ricevute. Non ci arrenderemo mai, li riporteremo a casa».[MORE]

Ieri, il portavoce del governo nipponico, Yoshihide Suga, ha riferito di non aver ancora ricevuto alcun contatto da parte dei jihadisti, assicurando che il Paese «continua a contribuire alla lotta internazionale al terrorismo, senza cedere al terrorismo».

Ma sale la tensione per la sorte dei due ostaggi, soprattutto dopo l’ultimo avviso pubblicato in rete dai militanti affiliati all'Isis, per i quali «Il premier giapponese (Shinzo Abe) sta ancora mentendo. Il popolo giapponese non ha fatto nulla» e «non ci sarà pietà per i due ostaggi».

L'appello di una madre

Alla stampa internazionale, la madre di Kenji Goto, Junko Ishido, ha affidato un appello disperato: «Alla gente dello Stato islamico: Kenji non è un nemico, vi prego di rilasciarlo».

AGGIORNAMENTO ORE 16.50 - I media riferiscono che uno degli ostaggi giapponesi, Haruna Yukawa, sarebbe stato decapitato dagli uomini dell' Isis. A quanto si apprende, il secondo ostaggio, terrorizzato, implorerebbe nuove richieste al proprio Paese da parte dell'Isis.


Domenico Carelli

(Foto: tio.ch)