Cronaca

Sbarco immigrati a Botricello: arrestati i due scafisti di origine Turca

BOTRICELLO (CZ) 11 GIUGNO 2013 - La scorsa notte, il litorale di Botricello è stato teatro di uno sbarco di quasi sessanta migranti clandestini, stipati su un’imbarcazione avvistata, poco prima di mezzanotte, dai Carabinieri della Stazione di Botricello, a qualche decina di metri dalla costa.

A bordo del natante decine di uomini, donne e bambini. Circa due ore dopo il primo avvistamento, una motovedetta della Capitaneria di Porto di Crotone, raggiunta l’imbarcazione, l’accompagnava a riva.
La nave trasportava 58 individui, dei quali 52 uomini e 6 donne, tutti cittadini extracomunitari giunti clandestinamente sul territorio nazionale. Immediati sono stati i soccorsi ai migranti da parte delle Forze di Polizia e delle Autorità coinvolte nel piano provinciale di intervento in occasione di sbarchi di immigrati irregolari.

Tra gli stranieri sbarcati, 26 sono afghani, 7 iraniani, 7 siriani, 9 iracheni, 6 pakistani, 3 turchi, l’imbarcazione, inoltre, portava a bordo, confusi tra gli immigrati, 18 bambini.

Tutti gli stranieri hanno chiesto asilo politico e quindi sono provvisoriamente ospitati presso una struttura di prima accoglienza messa a disposizione dall’amministrazione comunale di Botricello (CZ), in attesa di essere sistemati nei centri gestiti dal Ministero dell’Interno dedicati ai richiedenti asilo.
Le indagini, avviate dalla Squadra Mobile di Catanzaro e dai Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina e dalla stazione di Botricello, avvalendosi della collaborazione dei Finanzieri della Brigata di Sellia Marina, hanno individuato gli scafisti nei cittadini turchi TUNCN Yilmaz, nato il 21/07/1973 e KALAYCI Galip, nato il 26/01/1978.

Gli investigatori di Polizia e Carabinieri hanno sottoposto i due scafisti a fermo di p.g. perchè gravemente indiziati del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, avendo pilotato l’imbarcazione fino alle coste italiane. L’imbarcazione è approdata sul litorale calabrese partendo dalla Turchia, qui gli stranieri hanno riferito di avere viaggiato costretti nelle stive della nave, versando ognuno la cifra di circa 5.000 euro quale corrispettivo del viaggio, durato all’incirca una settimana.

Al termine dell’attività le Forze dell’ordine hanno sequestrato la nave impiegata per il viaggio e un gommone a bordo del quale uno degli scafisti ha invano tentato la fuga.[MORE]