Cronaca
Saviano: "Roma capitale mondiale della cocaina"
ROMA, 14 LUGLIO - « "Va' e annuncia ai Romani che la volontà degli dei celesti è che la mia Roma diventi la capitale del mondo", scrisse Tito Livio tra il 27 a.C. e il 14 d.C. in "Ab Urbe condita". Oggi potremmo scrivere "Va' e annuncia agli italiani che per volontà delle organizzazioni criminali di tutto il mondo Roma è diventata la capitale indiscussa della cocaina" ». Così Roberto Saviano in Super8, reportage oggi in edicola con Repubblica, racconta gli scenari che hanno trasformato Roma in narcocittà. [MORE]
Lo scrittore campano attribuisce e distribuisce le colpe: alle organizzazioni criminali – come ovvio che sia – ma anche ad “una politica inadeguata, in perenne campagna elettorale, che vuol far credere che le sciagure dell'Italia dipendano da migranti e ius soli”. Saviano invoca una politica capace di “studiare e spiegare le inchieste, non di spaventare per guadagnare consenso”.
“A Roma la droga si vende per comprare attività commerciali e per costruire case”, continua Saviano, prima di fornire ai lettori un dato: soltanto nell'operazione “Tempio 2014” i carabinieri hanno messo le mani su 578 chili di cocaina pura quasi all'80 %, tutti movimentati da un'organizzazione criminale di base nella capitale.
La droga sequestrata nell'operazione equivaleva a 24 milioni di dosi al dettaglio, che sul mercato valgono una cifra di oltre un miliardo e trecento milioni di euro. Sempre restando alle parole di Saviano: “Con quei soldi si sarebbero potute acquistare tutte le quote azionarie di Juventus e Roma, oltre che Messi e Neymar”.
Claudio Canzone
Fonte foto: ilprimatonazionale.it