Cronaca

Save the Children denuncia e combatte la mortalità infantile

ROMA, 4 OTTOBRE 2011 – Quasi otto milioni di bambini muoiono, ogni anno nel mondo, prima di avere compiuto 5 anni, uno ogni quattro secondi, di cui oltre il 70% muore nel primo anno di vita e il 40% nel primo mese. È quello che emerge dal rapporto ''Accesso vietato - Perchè la grave carenza degli operatori sanitari ostacola il diritto alla salute dei bambini'', presentato oggi a Roma da Save the Children in occasione del rilancio della campagna Every One per dire basta alla mortalità infantile.[MORE]

Le cause della mortalità infantile sono spesso malattie banali e curabili, come le complicazioni pre e post parto (21%), la polmonite (18%), la malaria (16%) e la diarrea (15%). A queste malattie si aggiunge la malnutrizione come concausa di un terzo dei decessi infantili. Secondo Save the Children, 350 milioni di bambini al mondo non vengono visitati da un operatore sanitario in tutta la loro vita. La cifra è ricavata dalle stime dell’OMS che parlano di 1 miliardo di persone nel mondo senza accesso a nessuna cura sanitaria. Il 35% della popolazione mondiale è costituita da bambini,  il 35% di 1 miliardo corrisponde a 350 milioni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità per assicurare un’assistenza sanitaria di base occorrono 23 operatori sanitari ogni 10.000 persone.  L’intervento di un operatore sanitario può fare la differenza fra la vita e la morte di un bambino: Save the Children stima infatti che dove ce ne sono troppo pochi, un bambino rischia cinque volte di più di perdere la vita prima di aver compiuto 5 anni.

''Un miliardo di persone non vedono un operatore sanitario nel corso della loro vita'', denuncia il presidente di Save the Children Italia, Claudio Tesauro. Per questo servirebbero 3,5 milioni di operatori in piu', incluse 350 mila ostetriche. Se solo ci fossero queste ultime, osserva Tesauro, ''1,3 milioni di neonati potrebbero essere salvati''.

Per questo, anche quest’anno Save the children ha dato il via alla terza campagna di “Every one”: progetto per dire basta alla mortalità infantile e garantire salute e assistenza a mamme e bambini in 38 paesi nel mondo. L’iniziativa, nata nel 2009, nel 2010 ha raggiunto 40 milioni di mamme e bambini in diversi paesi per fornire loro cure, assistenza, acqua e cibo. L’Ong dichiara infatti che nel 2010 ha supportato la formazione di quasi 85.000 operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo e l’obiettivo è di arrivare a 400.000 entro  il 2015.

La campagna si è aperta questa mattina con un evento dimostrativo simbolico che ha coinvolto oltre 100 bambini delle scuole romane, i calciatori della squadra della Fiorentina e altri testimonial del mondo della TV, del cinema e dello sport. Anche quest’anno il simbolo dell’iniziativa saranno i palloncini rossi: trattenere un palloncino rosso come simbolo della vita di un bambino da non lasciare andare. Quest’anno il palloncino rosso sarà in viaggio per l’Italia dal 4 ottobre al 6 novembre con l’obiettivo di gonfiare più palloncini possibili per dire basta alla mortalità infantile, condividere questo gesto per moltiplicare il suo valore e dare il via ad una grande mobilitazione di città in città.

In video: i testimonial della campagna Every One di Save the Children.

Marika Di Cristina