Sarno Film Festival, II edizione: le recensioni dei corti in concorso
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Sarno Film Festival, II edizione: le recensioni dei corti in concorso

martedì 15 maggio, 2012

SARNO, 15 MAGGIO 2012 - I sette corti del Sarno Film Festival II edizione si sono rivelati di ottima qualità, come già si era intuito dalla rassegna pre-festival del 28 aprile. Di seguito una scheda tecnica e critica per ognuno dei corti in concorso. Il tema della II edizione del Festival è stato quello dell'uguglianza. La serata del 12 maggio ha incoronato Lo estipulado dei fratelli Prada, con una menzione a Gamba trista di Francesco Filippi (premiato, inoltre, dalla giuria popolare). A inizio serata è stato proiettato anche il bel Corti di Angelo Cretella, con Leo Gullotta. Cliccando sui titoli, ove disponibile il video sul web, è possibile vedere i corti o il loro trailer.

1. SONO SEMPRE STATA CHIARA

Anno: 2010
Durata: 5 minuti
Regia e Sceneggiatura originale: Alessandro Daquino
Direttore Fotografia e Montaggio: Lorenzo Vannucci
Brani Musicali: Mirko Faith e John Toso

SINOSSI
Chiara è una donna, una donna proprietaria di un ristorante, una donna che convive con un uomo che la ama, la protegge, la fa sorridere e le ricorda il cellulare quando lo dimentica a casa. Chiara è una donna realizzata, vorrebbe un figlio e così ogni giorno riceve ed effettua telefonate dagli assistenti sociali per fissare incontri, sedute e colloqui; vogliono capire chi sia, realmente Chiara e fanno domande, tante, che il compagno li ha soprannominati La Santa Inquisizione. Chiara è semplicemente una donna e lo è sempre stata, per tutti, o quasi. Il padre infatti, continua a dimenticare, continua a non accettare la realtà. E continua a chiamare sua figlia Salvatore.

Dramma lapidario, fulmineo, su di un’identità difficile, Sono sempre stata Chiara si presenta con un brillante gioco di parole, per poi lasciare spazio ad un racconto in cui l’immagine di dentro si confonde con quella fisica, fino alla poetica eclissi in una fotografia.

2. RAMIRO

Anno: 2007
Durata: 8 minuti
Regia: Adam Selo
Sceneggiatura Originale: Adam Selo e Hugo Leyva Sànchez
Direttore Fotografia e Montaggio: Mattia Petullà

SINOSSI
Santa Maria de Guido, Morelia, Messico. Il lavoro fa parte della quotidianità del piccolo Ramiro, ma i suoi pensieri sono costantemente rivolti al mondo ludico e spensierato dell’infanzia…

Metti Sciuscià in Messico. Un corto ammutolito, ma con la voglia di urlare, in cui il sudore è un prodotto interno, il divertimento – tutto racchiuso in quei balocchi gettati sotto un albero – è d’importazione. Praticamente a-ritmico, è tutto proteso a carpire l’aspirazione ludica del giovane protagonista, come icona di un’infanzia frustrata ma sorridente.

3. LO ESTIPULADO
Anno: 2011
Durata: 7:30 minuti
Regia e sceneggiatura originale: K.Prada & J.Prada
Direttore Fotografia: Luis Ángel Pérez
Montaggio: Alejandro Pérez
Musiche: Alejandro Escutia Pardo

SINOSSI
Sara sta cercando lavoro e avrà una sorpresa alla fine del suo colloquio con il selezionatore…che può decidere se assumerla oppure no.

Corto vincitore del Sarno Film Festival, si distingue per una qualità recitativa di buonissimo livello, assecondata dal gioco ambiguo del campo e controcampo prima della perdizione. Di effetto soprattutto nelle sue tesissime dilazioni, nel fuori campo, nella pausa di (drammatica) riflessione e nel finale sofferto e provocatorio.

4. GAMBA TRISTA

Anno: 2010
Durata: 8 minuti
Regia, Sceneggiatura Originale e Montaggio: Francesco Filippi
Direttore Fotografia: Mauro Dal Bo
Musiche: Andrea Vanzo

SINOSSI
Gamba Trista ha gambe molli e i suoi compagni di scuola lo annodano dappertutto. Lui sopporta e ci scherza su, ma gli piange il cuore quando Rose, la bambina che gli piace, scappa via terrorizzata ogni volta che lo vede annodato...

Straordinario corto animato che rovescia la debolezza in forza, il grigio in colore, il dramma in commedia, senza ricadere né nell’oleografia didattica né nella retorica vacua. Un condensato di poesia in grado di assurgere a manifesto della joie de vivre per la schiettezza della propria capacità di dialogo visivo.

5. ASESINATO EN LA VILLA

Anno: 2011
Durata: 2:40 minuti
Regia: Carlota Coronado
Sceneggiatura originale: Susana Lopez Rubio
Direttore Fotografia: Diego Vila
Musiche: Eric Foinquinos
Montaggio: Giovanni Maccelli

SINOSSI
Una fermata dell’autobus, due personaggi ed una casualità: leggono lo stesso libro giallo...

Un corto di situazione, in cui lo spoiler diventa un’arma di offesa. Ma, più che sullo spoiler, è un corto-spoiler, del quale s’intuisce il finale dopo 90 secondi. Incisivo, secco, volatile ma corrosivo.

6. I VIAGGIATORI DELLA LUNA

Anno: 2012
Durata: 14:58 minuti
Regia: Mariangela Fasciocco
Sceneggiatura originale: Emanuela Faiazza e Mariangela Fasciocco
Direttore Fotografia: Gianni Chiarini
Musiche: Alexian Santino Spinelli
Montaggio: Lorenzo Loi

SINOSSI
Il corto parla di minoranze etniche e linguistiche in Italia. In questo caso, si fa riferimento al mondo Rom e Sinti. Il giro in giostra per Carlo è una sorta di ricongiungimento con la sua vita precedente ma soprattutto con la famiglia che anni fa lo ha salvato.

Una città senza parole – se non quelle dell'altoparlante di un camioncino. Un cuore antico - e ferito? -  in cui una giostra accende un’immagine poetica. Stiracchiato nel flashback centrale e con qualche discutibile scelta nella presa diretta del suono, resta un’opera irrisolta: ben ambientata nello spazio, non altrettanto nel tempo. Selezionato di recente al Brooklyn Film Festival.[MORE]


7. TOTORE

Anno: 2011
Durata: 20 minuti
Regia: Stefano Russo
Sceneggiatura Originale: Antonio Moreno e Stefano Russo
Direttore Fotografia: Rocco Marra
Montaggio Davide Franco
Musiche: Kazum

SINOSSI
La comunità di pescatori di un paese dei Campi Flegrei vive una crisi legata alla scarsità del pescato. Incurante delle problematiche espresse dai pescatori, la politica del plenipotenziario locale, l’assessore Gregoroni, tende soltanto a promuovere l’ immagine dell’amministrazione attraverso i media.
In tale sfondo s’intreccia la vicenda di Gaetano e di suo fratello Totore, un ragazzone ritardato, i quali, da sempre inseparabili, si scontreranno a causa di una messinscena celebrativa, organizzata dall’assessore, che coinvolge i pescatori.

Un corto su pescatori che diventano pescati, sugli ami della politica che diventano uncini, sulla cultura popolare che diventa folklore capitalistico. Potenzialmente più a suo agio nel formato del lungometraggio, non manca di regalare momenti di altissimo cinema con immagini oniriche, evocative: il prologo con la ripresa subacquea del polpo stritolato in acqua; Totore, malandato, nella notte allucinata, con uno sfalsamento temporale che ricorda Fassbender in Shame di McQueen; Totore sul mare, crocifisso come un Titanic scugnizzo dei poveri.

(in foto: un'immagine dal corto Lo estipulado, che ha vinto il SFF II edizione)



Antonio Maiorino
 


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